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sabato 7 settembre 2024

Decotto di bucce di Ananas

 





































"Every Second Counts"


E' stata sicuramente l'estate dei sapori tropicali e sebbene le prime piogge abbiano fatto percepire ad alcune persone che la stagione stia volgendo al termine, io ci tengo immancabilmente a ricordare, come ogni anno, che l'autunno non inizia prima del 23 Settembre e che, qua nella Capitale almeno, le temperature richiedono ancora vestiti leggeri, maniche corte, ventilatori e ghiaccio in freezer. 

domenica 18 dicembre 2022

Dalgona Coffee

 





































"Passò ancora del tempo per l’uomo immerso in una leggera sonnolenza di sole, arrivarono uno dopo l’altro tre kipferl caldi come li aveva immaginati e il cappuccino con la spolveratina di cacao. Ne mangiò uno tutto intero, restò quasi senza fiato, pensò «Ah, che felicità»"
(Goffredo Parise)


E' partito il countdown, ultimi giorni frenetici di lavoro, lavatrici da mandare e maglioni da far asciugare necessariamente fronte termosifone in questa umida casetta romana, resa monsonica da continue piogge battenti. 
Ma oggi no, e visto che è l'ultimo weekend per godermi casa addobbata di lucine natalizie da rimirare rigorosamente rannicchiata sul divano sotto strati di morbide coperte, ho deciso di regalarmi una coccola a colazione.

mercoledì 26 agosto 2020

Latte di Unicorno
























"Acchiappare un unicorno non è mica facile. 
Sono creature con grandi poteri magici."
(J. K. Rowling, Harry Potter e la pietra filosofale)


Se una pandemia globale già non fosse sufficiente a etichettare quest'anno come tremendamente funesto, ci potremmo aggiungere il calabrone asiatico gigante, l'Antartide che si scioglie sempre più rapidamente, un asteroide che sfiora la terra e, perchè no, un bel diluvio universale su Verona con grandine grossa come palline da ping pong e raffiche di vento da sradicare un mezzo migliaio di alberi secolari in tutta la città. 
Se non fossi cresciuta leggendo miriadi di fiabe, ma sapendo distinguere la realtà dalla fantasia, credendo nella scienza e all'importanza della medicina, questo sarebbe il momento buono per credere alla magia e che forse, a questo punto, sia l'unica arma rimasta adeguatamente sensata per combattere tanta reale insensatezza. 

lunedì 27 luglio 2020

Caffè Vietnamita








































"Li senti i grilli?" 
"Come fai a essere sicura che non siano cicale?" 
"Di giorno cicale, di notte grilli!"
Questa è stata da sempre la sintesi perfetta elargita a chiunque non sapesse riconoscere dalla diversità del suono il frinire dei due insetti. Il canto delle cicale al mio orecchio porta con sè il caldo del sole, per me è il suono stesso dell'estate e della bella stagione, impossibile confonderlo con quello dei grilli più delicato e sottile delle serate in mezzo alla natura passate a contare le stelle. E' sempre stato così.

sabato 23 maggio 2020

Scones e Tè alla Rosa








































"But he who dares not grasp the thorn should never crave the rose."  
(Anne Brontë)


Maggio è il mese delle rose, che hanno accompagnato le mie colazioni solitarie delle ultime settimane, mentre seduta nella pace della mia piccola terrazzina, prima che il sole fosse troppo caldo per berci un cappuccino, sentivo il loro profumo accarezzarmi anche oltre il metro di distanza sociale.

martedì 17 marzo 2020

Irish Coffee








































May the road rise up to meet you.
May the wind be always at your back.
May the sun shine warm upon your face;
the rains fall soft upon your fields 
and until we meet again,
May God hold you in the palm of His hand.
(traditional irish blessing)


La storia narra che quello che è forse il caffè corretto più famoso al mondo, sia nato nell'Irlanda dei primi anni '40, precisamente a Foynes, una cittadina vicino Limerick, pressochè sconosciuta se non per il suo clima pessimo e per il fatto che all'epoca funzionava come principale scalo per raggiungere gli Stati Uniti. Nel ristorante dell'aeroporto lavorava Joe Sheridan, giovane cuoco, che una notte dovette fronteggiare un intero gruppo di passeggeri innervositi, ricondotti in Irlanda dopo che il loro volo transoceanico per New York fu annullato a causa del maltempo, stanchi e infreddoliti. Pensò quindi di preparare qualcosa di forte che potesse scaldare e risollevare gli animi al tempo stesso ai poveri sfortunati. La ricetta improvvisata piacque molto, tanto da finire poi nel menù del ristorante, e quando gli chiesero se si trattasse di caffè brasiliano, ironicamente Sheridan rispose: "No, è caffè irlandese!"

domenica 4 febbraio 2018

London Fog Tea







































Gli inglesi hanno un cordone ombelicale che non è stato mai tagliato, attraverso cui scorre un flusso continuo di tè. 
E’ curioso osservarli in occasione di improvvisi eventi tragici, orribili, o catastrofici. Il cuore sembra arrestarsi, tutte le membra paiono paralizzate, finché qualcuno non prepara velocemente “una buona tazza di tè”, 
che non manca di produrre in breve tempo il suo effetto benefico e rinfrancante. 
E’ un vero peccato che non tutte le nazioni siano altrettanto consapevoli del potere del tè.
(Marlene Dietrich)


E' iniziato finalmente il mese più corto dell'anno. Che segue inevitabilmente quello più lungo!
Perchè l'impressione, decisamente bizzarra, è stata che gennaio non terminasse più e le sue ultime settimane sono state talmente faticose da farmi desiderare i fine settimana come vere oasi nel deserto. 

sabato 24 dicembre 2016

Tè di Natale







































Venceslao il buon Re nella notte Santa
guardò e vide attorno a sè neve alta e bianca.
E la luna che lassù tutto illuminava
vide un povero laggiù che legna cercava.
“Corri paggio, vieni qui, dimmi chi è quell’uomo.
Come vive e cosa fa, dimmi se egli è buono”
“A una lega e più da qui, presso la foresta,
sotto il monte lui sta lì e vive vita onesta”.
“Noi lo andremo a visitar, prendi cibo e vino,
porteremo da mangiar e legna di pino”
Ed il re si incamminò insieme al suo paggio.
Il maltempo lui sfidò e il vento selvaggio.
“Sire non ne posso più, troppo il gelo e il vento.
Arrivare fin lassù no, non me la sento”.
“Se i miei passi seguirai con fede e con coraggio
meno freddo sentirai, stammi dietro paggio”
Dietro al re lui camminò ne seguì le impronte
E del caldo che provò santa era la fonte.
Tu sia ricco o misero, dal cielo ci è dato
che chi aiuta il povero poi sarà aiutato.

(trad. ita di John Mason Neale, Good King Wenceslas, 1853)


lunedì 11 luglio 2016

Un Caffè in ghiaccio "quasi" leccese







































"...Sopra a un'onda stanca che mi tira su 
Mentre muovo verso Sud 
Sopra a un'onda che mi tira su 
Rotolando verso Sud..."
(Negrita)

Mentre io me ne sto già in privilegiato riposo nella mia "polentonia", tantissimi amici stanno boccheggiando nella capitale, aspettando con ansia di poter "rotolare verso sud".
In Puglia ho passato tante estati, ma in verità mai in Salento. Tuttavia ci sono volte in cui ho quasi la sensazione di conoscerlo...fosse solo per le descrizioni beate del blu del suo mare e della golosità di pasticciotti e pucce succulente.

giovedì 19 maggio 2016

Sciroppo di Sambuco







































"Solo il sambuco odorava dalle ampie antele candide fresco e mite, là entro. 
Le farfalle passavano fuggevoli; gruppi di chiocciole andavano qua e là 
strisciando tra le piante succose, lasciando le righe lucenti."
(Gabriele D'Annunzio, Il libro delle vergini)


Un paio di settimane fa Londra era invasa da colorati cespugli di fiori blu, soffici spighettine piene di polline dal penetrante profumo di miele. 
Domenica invece è stata la volta delle terrazze dell'Auditorium, tappezzate con ogni tipologia di piante, rampicanti, bulbi e aromatiche, in occasione del Festival del Verde e del Paesaggio (evento annuale che adoro e non mi faccio sfuggire!). 
Avrei voluto portare a casa con me ogni cosa, ma mi sono limitata a dei deliziosi garofanini rosa che attendono impazienti di essere piantumati trionfanti nei vasi del mio terrazzino.
Ma questo maggio ultimamente ci sta regalando un capriccioso tour riepilogativo di tutte le stagioni, e in giornate grigie e uggiose come oggi, è davvero difficile ricordarsi di essere nel bel mezzo della primavera, a meno che non si riesca a metterla in una bottiglia. 
La caccia agli ultimi fiori di sambuco della zona ancora non sfioriti, è diventata uno sciroppo dolce e un po' pungente, da diluirsi in fresche bevande frizzantine e dal profumo primaverile.

sabato 19 marzo 2016

Elixir of Luck







































San Patrizio è passato da pochi giorni...non avrete certo pensato che quest'anno non lo abbia festeggiato con ogni mio stupido rituale del caso, vero?
Straordinari in cucina e una serata a tema con invitati ormai habituè e alcune new entry. 
Anche pochi inizialmente scettici, che hanno ceduto, nel giro di una manciata di minuti, al goliardico mood fatto di trifogli verdi e birra scura.
Strabiliante è stato invece il numero che, aperta la porta e dopo i saluti, hanno lamentato stomaci sottosopra e fastidiosi mal di testa.
"...ma...e ora tutto questo ben di dio?!?"

domenica 21 giugno 2015

Mojito







































“Mi mojito en La Bodeguita y mi daiquiri en El Floridita” 
E. Hemingway

Si racconta che la parola "mojito" derivi da un termine voodoo, "mojo", che significa incantesimo.
Questo mi diverte molto, sebbene in realtà siano tantissime le leggende che si contenderebbero la sua origine: da quella in cui un sottoposto di Francis Drake, che stava assediando con i suoi corsari La Havana nel 1536, avrebbe creato, usando ingredienti autoctoni, tra cui zucchero di canna e rum, una bevanda, "Draque", in onore del suo capitano, fino a quella che vedrebbe essere suo inventore Atilio de la Fuente, barista de La Bodeguita del Medio, all'epoca del proibizionismo americano.

sabato 10 gennaio 2015

Cioccolata viennese bianca

Chiuso un anno con una bevanda calda, ne apro uno nuovo con un'altra.
Siete anche voi del partito "quando arriva il freddo non c'è niente di più buono e goloso di una cioccolata calda?": siete nel post giusto!

mercoledì 31 dicembre 2014

Punch caldo mela e clementine e l'anno che verrà







































Il freddo alla fine arriva e quando meno te l'aspetti ti svegli la mattina scoprendo leggeri fiocchi bianchi cadere oltre i vetri. La neve per ora ha fatto solo una fugace comparsata ma è rimasta un'aria piuttosto pungente e un naso (il mio) che cola.
Chiudo quest'anno con un maglione a collo alto, una coperta morbida sulla poltrona e una tazza bollente tra le mani. 
Bevo, con l'aroma dello zenzero nelle narici, alla vostra e alla mia, continuando a sperare che l'anno che verrà sia migliore del precedente, ma non dimenticando mai le cose belle successe.
Mi concentro sulla tazza...e soffio un po'.

giovedì 6 novembre 2014

Il Cappuccino







































Tardo pomeriggio di metà settimana.
Particolarmente stanca e pigra, tergiverso rotolandomi sul divano, cercando, non si sa dove e come, la forza di alzarmi, raggiungere il portatile che mi occhieggia dal tavolo e darmi da fare nella mia parte di lavoro casalingo. 
Improvvisamente cinguetta il cellulare. Una collega mi informa che un'ordinanza comunale per allarme meteo ci impone di rintanarci in casa l'indomani.
Penso di avere davvero dei poteri a me sconosciuti...non c'è altra spiegazione! 
E la tragica ipotesi di dovermi barricare in casa a data da destinarsi, attendendo una sorta di diluvio universale, senza essere dotata di arca come il buon Noè, svanisce come d'incanto al sopravvento di un'immagine clamorosamente dolce e confortante: un morbido letto e delle calde coperte.
La sveglia non è suonata, gli occhi li ho aperti per ben altre necessità (salvo poi ritornare fisicamente all'immagine di cui sopra) e quando è stato il momento fatidico in cui il mio corpo ha deciso di esser sufficientemente e verognosamente riposato, mi sono alzata.

lunedì 13 ottobre 2014

Cocktail d'autunno melagrana e pompelmo al profumo di zenzero







































"Pies para que los quiero, si tengo alas pa’ volar"
Frida Kahlo
 
Non so cosa mi renda tanto fastidioso questo giorno da pochi anni a questa parte e, per una che si sentiva vecchia da teenager e teenager ora, non sono gli anni che passano. Quelli passano per tutti!
Probabilmente un po' l'idea che dovrebbe a tutti i costi essere un giorno speciale e invece, molto amaramente, mi ritrovo a preparare io torte e dolcetti per i compleanni degli altri...e sempre io al compleanno mio! Ma dopo essermi ribellata tanto all'idea che il mesto giorno arrivasse, quello comunque è arrivato. 
E poco è valsa l'idea di poter far finta di nulla e sperare che nessun altro se ne accorgesse, visto che a metà pomeriggio tra fb e messaggi vari gli auguri avevano ormai oltrepassato l'ottantina. 
Così ho scelto una seconda strada. Tutta mia.
Oggi brindo!
Brindo a tutti gli auguri ricevuti e che riceverò, a chi mi vuole bene e a chi me ne vorrà.
Brindo agli amici che si sono ricordati di me e a quelli più smemorati, dal momento che io spesso sono come loro. Brindo al potere dei social che (meno male!) ti fa ricordare le date e la facilità con cui ti fa arrivare messaggi da ogni parte del mondo, anche dalle persone che più ti stanno lontane.
Brindo alla mia famiglia, al modo in cui, anche silenziosamente, nonostante la distanza, riesce ad amarmi ogni giorno...perchè all'amore, quello vero, non servono parole.
Ma più di ogni altra cosa brindo a me.
Oggi brindo al raddoppiamento del 3 all'anagrafe e al divertimento che provo nel vantarmi della mia età davanti a persone che me ne danno sempre meno (mi chiedo quanto durerà questa pacchia!)
Brindo alla persona che sono stata e a quella che sono diventata. Brindo alla mia forza e alla mia tenacia, brindo alle mie capacità, alla mia grande voglia di fare e alla mia proverbiale pigrizia che, secondo me, non esiste più, travolta dall'entusiasmo. Brindo alle cose che faccio per passione e a quelle in cui la passione ho dovuto inventarmela, al fatto che ad abbandoni e dolori abbia risposto sorridendo di più e che in tanti cambiamenti abbia sempre e comunque ritrovato una strada. 
Brindo perchè mi guardo allo specchio e mi trovo più bella oggi di quanto non lo sia mai stata.
Oggi quindi brindo a me in una giornata qualsiasi, ma che qualsiasi non è.

lunedì 1 settembre 2014

Latte (di mandorla) e Menta







































Quando finiscono le ferie estive la tiritera solitamente è sempre la stessa: queste vacanze sono volate!
Mai però così come quest'anno per me. Sarà stato il tempo orrendo che ha occupato la maggior parte degli ultimi due mesi, sarà stato non aver programmato nessun viaggetto pur avendone tanto bisogno, sarà l'aver del tutto sottovalutato che il procrastinare, pensando d'aver un sacco di tempo ancora davanti, non paga mai.
E' arrivato il temibile settembre e con lui il dovere lavorativo. E' arrivato il mio vero primo giorno dell'anno e tutte le ansie, paure, pigrizie e fastidi tutti insieme.
Eppure è un mese sempre così strano per me che effettivamente potrei sperare di ritrovarci ancora molto.
Ancora un pezzo d'estate, che, visto il meteo vacanziero, ci meriteremmo tutti. Ancora luce prima d'un duro vero letargo invernale. Ancora un mese per fingere di togliermi un'unità anagrafica. 
E poi la forza per rimboccarsi le maniche, progettare belle cose e pianificare cambiamenti, che forse arriveranno o forse no, come i sognati viaggi, ma che certo se non si comincia ad andare verso loro, quelli non muoveranno muscolo.
Così brindo a questo mese perchè impari pian piano a comportarsi bene con me, brindo al sole che cercherò di tenere nel cuore sebbene fuori possa diluviare come oggi, brindo all'amore dei miei genitori che proprio in questo giorno aggiungono l'unità laddove io la tolgo.
Lo faccio con un classico abbinamento di sempre, ma con una riscoperta passione per il latte di mandorla, una delle poche certezze di questa mia strana estate.
Un matrimonio perfetto: mandorla per mamma e menta per papà!

mercoledì 1 gennaio 2014

Kinderpunsch e il migliore degli auguri







































Il nuovo anno ha portato il freddo. Poco distante anche la neve e nell'aria si sente proprio. 
Gli impavidi si nascondono sotto cappelli, scialli e sciarpe e sfidano le strade, i pigri si coprono con coperte e si affossano nelle poltrone. Ma che siate impavidi o pigri, avere una tazza calda fra le mani fa sempre piacere.
Per una non bevitrice come me (mi rendo conto che parlare di cucina e non di vini&affini sia una grossa carenza da parte mia...e sorvolerò sull'accoppiata veronese-astemia) trovare un post come questo rincuora e mette già di buon umore. Se poi si pensa, come dice Alex, che questo caldo "vin brulè analcolico" sia un irrinunciabile elisir di feste e climi natalizi, non c'è brindisi migliore per sperare in un nuovo felice e amorevole anno.
Quindi in alto i calici...pardon, le tazze e citando una frase illuminante presa a piene mani dal mio pomeriggio cinematografico, questo è il migliore degli auguri:
"Vedere il mondo (in tutta la sua meraviglia aspirando all’impercettibile infinito), Cose pericolose da raggiungere (perché non serve vivere se non si tenta di superare se stessi sempre un po’ di più), Trovarsi l’un l’altro e sentirsi (sentire semplicemente il proprio cuore battere come mai aveva fatto)"

mercoledì 24 luglio 2013

Limonata al miele, lavanda e rosmarino







































Mettete un caldissimo e tedioso pomeriggio di luglio, mettete una casa a Verona impigrita dal sole, mettete di aver lasciato in quel di Roma la piccola-personale-provenza in vaso, ma di averne ritrovato una rigogliosa e cespugliosa in giardino e di essersi ricordati che il rosmarino-più-grande-del-quartiere potrebbe fare meraviglie oltre che con le teglie di patate. 
Mettete infine un ormai palesato amore per alcune ricette di una food blogger bravissima (Sabrine di cui vi invito a visitarne il blog) tra cui ripesco una dissetantissima limonata alla lavanda e rosmarino provata proprio un annetto fa. 
Dopo i frollini, sull'onda della scia viola, una fantastica bevanda "vintage" ma con un profumo meravigliosamente mediterraneo!

domenica 23 giugno 2013

Caffè shakerato e l'inizio dell'estate







































Questa non è propriamente quel che si chiama "ricetta". Vero.
Questa è una storia.
E' una storia che racconta di come per me la schiuma e l'aroma di questo caffè segnino il vero inzio dell'estate, quando le colazioni "lente", da anni, diventano il pretesto per un giro mattutino su una bicicletta verde, una capatina al bar con mia madre e le chiacchiere nel negozio di Cristina. 
E' una storia di dolce rinnamoramento per un gusto "amaramente adulto", che diventa così più amichevole, più fresco e perfetto per la calura estiva.
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