sabato 24 dicembre 2016

Tè di Natale







































Venceslao il buon Re nella notte Santa
guardò e vide attorno a sè neve alta e bianca.
E la luna che lassù tutto illuminava
vide un povero laggiù che legna cercava.
“Corri paggio, vieni qui, dimmi chi è quell’uomo.
Come vive e cosa fa, dimmi se egli è buono”
“A una lega e più da qui, presso la foresta,
sotto il monte lui sta lì e vive vita onesta”.
“Noi lo andremo a visitar, prendi cibo e vino,
porteremo da mangiar e legna di pino”
Ed il re si incamminò insieme al suo paggio.
Il maltempo lui sfidò e il vento selvaggio.
“Sire non ne posso più, troppo il gelo e il vento.
Arrivare fin lassù no, non me la sento”.
“Se i miei passi seguirai con fede e con coraggio
meno freddo sentirai, stammi dietro paggio”
Dietro al re lui camminò ne seguì le impronte
E del caldo che provò santa era la fonte.
Tu sia ricco o misero, dal cielo ci è dato
che chi aiuta il povero poi sarà aiutato.

(trad. ita di John Mason Neale, Good King Wenceslas, 1853)



Esistono delle cose al mondo che nemmeno l'evidenza del contrario possono incrinare. 
La notte di Natale, per esempio, ha nell'immaginario di chiunque qualcosa di magico, e sebbene fuori possa fare fin troppo caldo, anche solo per immaginarla la neve, ammetto che al calduccio di casa la mia mente fantastica sempre su paesaggi innevati, alberi imbiancati e aria pungente, tant'è che l'unico desiderio è quello di avvoltolarsi in una coperta di lana fino al naso e aspettare la mezzanotte come fossi un grosso bozzolo di farfalla assonnata. 
Tra le cose immutabili annovero così la mia Vigilia. C'è un momento, dopo che tutto è stato preparato per il giorno dopo, la tavola apparecchiata, il forno spento, che negli anni è diventata una piccola tradizione: scegliere un qualsiasi film natalizio che la tv propone solo sotto le feste, preferibile se d'animazione, e attendere la mezzanotte raggomitolata in una vecchia poltrona di casa, masticando caramelle e dolcetti e preparandomi una fumante tazzona di tè o tisana profumata. 
Di quelle che sanno di Natale ancora prima di metterle in infusione, con quell'aroma di spezie e mela e arancia, che sembrano essere state create perfettamente per l'atmosfera di questa notte. 
Può essere presente un fondo di tè nero oppure di karkadè, ma il gusto fruttato e dolce di cannella è una sicurezza. 
A quel punto, fuori può pure esserci neve alta e bianca, ma io, circondata dalle mille lucine e candele della casa, affronto le "intemperie" immaginarie e l'attesa a suon di tazze bollenti.

Ho già scelto la coperta più morbida e messo a scaldare l'acqua.
Non mi rimane che farvi i miei più amorevoli auguri di buon Natale!


Ingredienti:
  • un cucchiaino di tè per ogni tazza
Portare l'acqua a 100°C e lasciare in infusione per 4-5 min

(* nella mistura: tè nero (o fiori di karkadè) pezzi di mela, pezzi di cannella, mandorle, scorze d'arancia, granelli di pepe rosa, semi di cardamomo, fiori di cartamo)



Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...