"Li senti i grilli?"
"Come fai a essere sicura che non siano cicale?"
"Di giorno cicale, di notte grilli!"
Questa è stata da sempre la sintesi perfetta elargita a chiunque non sapesse riconoscere dalla diversità del suono il frinire dei due insetti. Il canto delle cicale al mio orecchio porta con sè il caldo del sole, per me è il suono stesso dell'estate e della bella stagione, impossibile confonderlo con quello dei grilli più delicato e sottile delle serate in mezzo alla natura passate a contare le stelle. E' sempre stato così.
Si potrebbe pensare che sia la definitiva prova che non ci siano più le estati di una volta, o che i grilli siano stati messi in cassa integrazione o costretti ad espatriare, ma a me ha fatto ridere il pensare a come un animale simbolo stesso della spensieratezza ingenua e mancanza di voglia lavorativa, abbia deciso, in questi tempi tanto bislacchi, di fare gli straordinari.
Nonostante la stranezza di questo evento, questa monotona colonna sonora continua a parlarmi d'estate come l'odore della pelle dopo una giornata sotto il sole, la luce dorata dell'ora di cena, le pale di un ventilatore in funzione e il caffè freddo. Mi piace tanto il caffè freddo, in ogni sua versione probabilmente, che se non amassi altrettanto le tazze piene di calde brodaglie, sarei tentata di continuare a berlo anche nella stagione invernale. Così mi sono decisa, prima a regalarmi una caffettiera a filtro, e poi a provare questo caffè suggerito nelle prime pagine del libro delle bravissime blogger di Pancetta Bistrot, di provenienza esotica, goloso quel che basta, rinfrescante e calmo come desideriamo siano colazioni e merende estive.
(da L. R. Mitsuko Perri e S. Cimica, Pancetta Bistrot. Ricette per tutte le ore)
Ingredienti:
- 1 cucchiaio di caffè per caffettiera a filtro a tazza
- latte condensato a piacere
- ghiaccio per versione fredda
Scaldate l'acqua fino al bollore, togliete dal fuoco e aspettate qualche secondo che la temperatura si abbassi leggermente (tra i 92° e i 96° C). Riempite il filtro con il caffè e posizionatelo nel portafiltro sopra la caraffa (o sopra alla tazza se avete la cafettiera vietnamita di metallo). Versate l'acqua molto lentamente con movimenti circolari e aspettate che filtri goccia a goccia nel contenitore sottostante. Addolcite il caffè con il latte condensato versato a filo, mescolate e bevete caldo (Cà phê sữa) o aggiungete dei cubetti di ghiaccio per una rifrescante versione estiva (Cà phê sữa đá).
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