Il sabato a casa è una vera benedizione e una volta ogni tanto posso pranzare ad un orario decente!
Avere un po' di tempo in più per me è provvidenziale anche per potersi mettere ai fornelli e coccolarsi un po'.
E chi pensa che utilizzare ingredienti di stagione preveda durante questi mesi piatti pesanti, senza profumo e aromi particolari, sottovaluta la frutta e la verdura invernali.
Lavo i finocchi appena acquistati e non resisto ad addentarne qualche pezzo.
Amo la loro consistenza, quella freschezza e quel leggero sentore di anice che rimane persistente alla fine in bocca. Così lo sposalizio nasce spontaneamente per associazione.
Voglia di un piatto caldo e cremoso, voglia di bianco come le prime città
innevate, voglia di verdure e di spezie che sanno di attesa natalizia...
Un candido risotto profumatissimo.
Ingredienti (per 2 persone):
- 200 gr di riso vialone nano
- 1 finocchio
- brodo vegetale
- olio evo
- semi di anice verde
- una noce di burro
- sale
Lavate e tagliate a piccoli pezzi il finocchio e metterlo a cuocere in una pentola con un filo di olio.
Fate attenzione che non si attacchi al fondo e non si bruci e appena comincia a dorarsi sui bordi aggiungere il riso (la dose che utizzo è di 3 pugni per persona più uno per la pentola) e fatelo tostare per qualche minuto. Continuate quindi la cottura aggiungendo il brodo un po' per volta e mescolando spesso per verificare che il risotto rimanga sempre "in barca" (cioè di una consistenza leggermente più morbida di quella che vorremmo nel piatto...questo è il trucco per ottenere un buon risotto cremoso). Aggiungete i semi di anice e dosateli secondo il vostro gusto. Quando il risotto sarà cotto spegnete e mantecate con una piccola noce di burro (volendo potete ometterlo e aggiungere solo un filo di olio).
Impiattate distribuendo qualche semino di anice anche in superficie.
n.b.: Io ho volutamente eliminato sia il vino per sfumare, sia il formaggio alla fine, perchè mi piaceva che il gusto delicato del finocchio non venisse coperto.
n.b.: Io ho volutamente eliminato sia il vino per sfumare, sia il formaggio alla fine, perchè mi piaceva che il gusto delicato del finocchio non venisse coperto.
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