Non so quale sia la vostra attrezzatura per friggere o quali i vostri accorgimenti, forse particolari pentole, termometri e oli di qualità, ma il mio kit di frittura prevede: una tuta da casa che verrà messa tra i panni da lavare subito dopo, un turbante in testa da far invidia a Wanda Osiris, porte di bagno e camera ermeticamente chiuse e ogni finestra di casa aperta...che rimarrà aperta imprescindibilmente un certo numero di ore successive sufficiente a far riossigenare l'aria per combattere il puzzo invadente che solo un buon fritto sa lasciare. Questo, se ve lo steste chiedendo, comporta una certa difficoltà ad affrontare la procedura in inverno...
Nonostante correnti d'aria, incensi e candele profumate tentino di purificare l'aria con tutte le loro forze, l'antipatico fetido puzzo sembra quasi riuscire a penetrare nei muri, ci avete mai fatto caso?
Al mio perpetuo odio verso il fritto, in 6 anni di blog penso ormai di aver dedicato una carrellata di post. Tuttavia esiste una occasione all'anno, probabilmente l'unica, in cui mi faccio forza, mi turo il naso e sopporto il fastidioso rituale e l'eau de parfum dei giorni successivi.
Perchè il fritto odio farlo, non mangiarlo... Ma per fortuna Carnevale non cade mai a dicembre!
(da una ricetta di Panedolcealcioccolato)
Ingredienti (per circa 600 gr di Castagnole):
- 250 gr di farina 0 + 10 gr per la lavorazione finale
- 50 gr di fecola di patate
- 1 cucchiaino (5 gr) di lievito per dolci in polvere
- 75 gr di zucchero di canna chiaro
- 1 pizzico di sale
- la scorza di 1 arancia non trattata
- 30 gr di burro a temperatura ambiente
- 1 uovo (45 gr)
- 45 ml di latte intero
- 25 ml di rum
- 140 gr di ricotta scolata
- olio di arachide q.b.
- zucchero semolato q.b.
- zucchero a velo q.b.
Scegliete una ricotta fresca buona ma fatela ben scolare in modo da utilizzarla asciutta (Gabila consiglia anche tutta la notte in frigorifero se molto acquosa). Quindi in una ciotola versate la farina, lo zucchero, il sale e il lievito, e al centro versarci tutti gli altri ingredienti mescolando bene. Infine per creare un impasto grossolano ma omogeneo, impastate velocemente con le mani su un piano leggermente infarinato, ottenendo un panetto da riporre, avvolto nella pellicola, in frigorifero tutta la notte. Fate scaldare bene (175°) l'olio profondo in una pentola dal fondo spesso e fate friggere poco per volta delle polpettine di impasto non più grandi di una castagna, aiutandovi, se serve, tenendo appena infarinate le mani. Fatele cuocere fino a ottenere un bel colore brunito, fatele scolare su della carta assorbente e poi passatele nello zucchero semolato. Prima di servirle spolverate con dello zucchero a velo.
Buone le cose fritte!!! Queste castagnole sono come le fascette della nonna Carmela, ma forse più soffici
RispondiEliminaIntendi le favette? Sì nella forma, ma assolutamente meno ingozzone...vanno giu che è un piacere 😜
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