"...respiriamo l'aria e viviamo aspettando primavera
siamo come fiori prima di vedere il sole a primavera"
(Marina Rei, Primavera)
Nell'aria sento odore di vacanz...pasqu...diciamo semplicemente primavera! L'aria più tiepida, la luce, i fiori, che esplodono di vita ovunque si posi lo sguardo.
Questo fine settimana appena passato è stato all'insegna di tutto questo, soprattutto considerando che il mio tanto amato Festival del Verde e del Paesaggio, ha anticipato di almeno un mese rispetto al suo solito. Non potendo perdermelo, ho passato un sabato di sole a girovagare tra gli stand dei vivaisti, a riempirmi gli occhi di bellezza e a scegliere semi e nuove piantine per il mio terrazzino.
Tornata, tra le altre cose, con due pomodorini assolutamente speciali, mi si è inevitabilmente posto il problema di trovare loro lo spazio nel vasone-orto (che dall'anno scorso è praticamente raddoppiato), ancora occupato dalle piante di cavolo riccio, mio esperimento invernale.
Era perciò giunto il loro momento su questo blog e quello mio di riuscire ad ottenere un pesto giustamente cremoso, saporito e che rimanesse di un bel verde fotogenico. Così da rendere giustizia a questo raccolto casalingo, modesto per carità, ma con tanto cuore.
Compiacendomi del mio piatto di pasta, progettando le prossime coltivazioni da terrazzo, io comunque sento proprio odore di vacanza!
***
Ingredienti (per condire circa 300 g di pasta)
- 150 g circa di cavolo riccio (ottimo anche il cavolo nero)
- 20 g di mandorle (o pinoli, noci, altra frutta secca a piacere)
- 1 spicchio d'aglio
- 4 cucchiai di pecorino grattugiato (o parmigiano per un gusto più delicato)
- sale
- olio evo
Separate e lavate accuratamente le foglie del cavolo. Fate cuocere in acqua bollente per 5 minuti e tenetela da parte per ammorbidire il pesto ed eventualmente cuocerci la pasta. Mettetele in un frullatore (io questa volta ho usato direttamente il minipimer) insieme a spicchio d'aglio, mandorle, pecorino, una presa di sale e qualche cucchiaio di acqua di cottura. Tritate il tutto aggiungendo a filo l'olio per raggiungere una consistenza cremosa. Se volete limitare l'olio potete riequilibrare con altra acqua di cottura. Per un gusto più deciso, potete omettere la cottura delle foglie e usarle a crudo, considerando che andranno aumentati leggermente i liquidi. Potete condirci la pasta, ma buono anche in aggiunta a un risotto o su bruschette e tartine.
Nessun commento:
Posta un commento