sabato 25 marzo 2023

Frittata con Asparagi Selvatici (Sparasine)







































“Venessiani gran siori, Padoani gran dotori, Vesentini magna gati, Veronesi... tuti mati" 
(proverbio veneto)


Spiegazioni che giustificassero il proverbiale attributo "tutti matti" assegnato ai veronesi, ne ho sentite parecchie, dalla festa del Bacanàl del Gnoco del Venerdì Grasso, a storici grandi manicomi cittadini, ma l'ultima che mi è stata raccontata non l'avevo mai sentita prima. 
Nella cultura contadina veneta, comunemente abituata a utilizzare in cucina erbe spontanee, è sempre stata usanza, nel periodo primaverile, andare a raccogliere asparagi selvatici, tant'è che a Pigozzo, quartiere in provincia di Verona, ogni anno si tiene la Festa della Sparasìna, l'asparago selvatico per l'appunto. 
Più di nicchia invece la raccolta dei bruscandoli (o bruscansi, come si sono sempre chiamati dalle mie parti...anche se pare che anche su questo si facciano differenze con i germogli del pungitopo) che non sono, come alcuni erroneamente credono, dei germogli di asparago, per quanto possano assomigliare, ma della pianta del luppolo selvatico. Il luppolo, nella tradizione popolare, oltre a donare la classica nota amara alla birra,  è conosciuto per le sue proprietà sedative e lievemente ipnotiche. Non è un caso che appartenga alla stessa famiglia della cannabis. L'ultimo divertente racconto vedeva quindi ignari veronesi narcotizzati (ecco perchè "matti") dall'appassionato uso di bruscandoli in risotti e frittate varie. Ovviamente per dare adito a questa leggenda si dovrebbe ipotizzare un consumo di luppolo umanamente esagerato, ecco perchè non può certo essere un primaverile risottino con i bruscandoli a regalare ilari momenti di pazzia. Tuttavia il racconto regalatomi da una mia amica giusto qualche giorno fa, dopo essermi vantata di aver raccolto un bel mazzetto di asparagi selvatici, mi ha dato modo di imparare cose nuove legate alle piante, al loro uso e alle tradizioni. Non si è mai finito di imparare!

***

 Ingredienti (per 4 persone): 
  • 250 g di asparagi selvatici (sparasìne)
  • 4 uova 
  • 4 cucchiai di pecorino grattugiato
  • 50 ml di latte 
  • olio evo
  • sale e pepe 
Pulite di asparagi lavandoli e tagliando la parte legnosa sul fondo del gambo. Fateli cuocere a vapore per 3-5 min o comunque fino a quando saranno ammorbiditi. A parte sbattete le uova con il pecorino, il latte, un pizzico di sale e una macinata di pepe (io non amo sbattere troppo le uova della frittata, ma mantenerle leggermente disomogenee tra tuorlo e albume). Oliate una padella e disponete sul fondo metà degli asparagi, versate le uova sbattute e posizionate sopra l'altra metà degli asparagi. Cuocete a fiamma dolce con il coperchio, fino a che la frittata non risulterà cotta sotto e rappresa sopra. Se volete e siete degli estimatori della frittata ben dorata su entrambi i lati potete procedere al "salto della frittata" o ad usare un piatto/coperchio per capovolgerla, ma io ad onor del vero preferisco le frittate un po' più morbide, non capovolte. A voi la scelta. 



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