venerdì 11 luglio 2014

Ciliegie sotto zucchero







































"Nooo che belleee!!!" un misto di desiderio e frivolo stupore da dietro una piccola vetrina e una cliente sobbalza richiamata all'ordine dalla mia compagna di passeggiata, mentre si prova un meraviglioso paio di tacchi.
Non amo fare shopping. Questo è un sicuro dato di fatto. E la cosa si complica quando si parla di scarpe.
Eppure ogni tanto succede che io resti rapita guardando una vetrina. Una forma, un colore...questa volta era un bellissimo tono di azzurro, una sfumatura marina con un simpatico design vintage.
Non ricordo precisamente se i nostri visi abbiano mantenuto la decorosa distanza adatta ad impedire alla bava di colare sul vetro...ma presumo la dignità se la sia data a gambe alle smorfie d'accompagnamento all'invito: "Signora...le compri, le compri!!! Assolutamente quelle!!!!!!".
Inevitabile. Il tempo di una sosta caffè e al ritorno erano già mie (oltre che della signora)!
Per una eterna indecisa e non amante dello shopping il tempo è tiranno. Anche avere i piedi lunghi ma estremamente magri lo è, soprattutto su un paio di tacchi alti.
Così il giorno dopo le comode e ammaliatrici 39 hanno fatto dietro front a favore di più dignitose 38.
Poco male. Prima di avviarmi allo scambio mi sono ricordata d'un'altra cosetta e ho fatto sosta alla libreria. Ed eccolo là..."Scusi signora! Avete il libro di Gaia Giordani?" (http://www.baldinicastoldi.it/libri/proprio-scema/). Giuro di aver sentito il primo moto d'orgoglio e non so cosa m'abbia trattenuto dall'aggiungere: "...sa è amica mia, ex compagna di liceo, ex coinquilina...blablabla..."...ecco sì, probabilmente è stata l'idea d'aver già lasciato la dignità alla vetrina delle scarpe!
Allora tronfia dell'acquisto, rincuorata dalle 38, mi avvio nel caffè lì vicino. Scelgo il divanetto più appartato e attendo.

Volevo a questo punto avvisare la mia cara compagna di passeggiata che il cameriere carino del giorno prima è desaparecido (figuriamoci se mi vanno tutte dritte!). Ma il caffè shakerato questa seconda volta è miracolosamente raddoppiato, s'è adagiato in un elegante bicchiere a calice, s'è imperlato di un bordo zuccherato e  una leggera spolverata di cacao. Cameriere carino chi?!?
Estraggo l'acquisto, lo annuso e lo sfoglio sorseggiando il mio caffè.
E sorrido..."A tutte voi che vi siete innamorate a vanvera".
Continuo a sorridere, scarpe e libro in busta, sulla strada grigia e nuvolosissima di ritorno.
Non mi freghi tempo di merda tanto ho messo l'ombrello in borsa!!!
Mi piace l'odore che anticipa e lascia la pioggia. E soprattutto l'idea di essere andata e tornata dal centro città con un ombrello in borsa e averlo lasciato lì tutto asciutto scappando letteralmente dallo scroscione che pare non sia proprio riuscito a rispettare i miei tempi.
Insegnamenti della giornata:
1) Le sacrosante scuse per rimandare un futile acquisto rischiano di perdere meravigliose sfumature celesti;
2) Ok la perdizione per la sfumatura, ma ce ne sono tante tra la scusa e la totale frenesia dell'arresa e ne va di mezzo almeno un numero;
3) Meglio un buon caffè oggi che un cameriere carino domani;
4) "innamorarsi a vanvera" si sposa perfettamente con il non bisogno...e tutto sommato sono fermamente convinta che le persone migliori incontrate nella mia vita siano capitate quando non ne avevo bisogno, come una sfumatura celeste quando si hanno tutte le scarpe che servono. Persone ciliegina insomma, non persone zucchero: meglio aggiungere una ciliegina su una torta già perfetta, che rimediare a dolcezze mancanti!
...
...ah, quasi dimenticavo...5) se metti l'ombrello in borsa, quasi sicuramente non pioverà!
Scendo dall' autobus e cammino con l'acqua sotto i piedi e il sole negli occhi


Ingredienti:
  • ciliegie
  • zucchero
  • sole q.b.
Lavate accuratamente le ciliegie che avrete scelto tra le più belle e sode e togliete il picciolo. Riempite dei vasi di vetro ermetici ben lavati e sterilizzati, quindi versate lo zucchero fino riempire gli interstizi e a ricoprire tutto. Chiudete e lasciate i vasi alla luce del sole fino a che lo zucchero si sarà completamente sciolto e reso sciroppo. Se sciogliendosi le ciliegie rimangono scoperte, aggiungete altro zucchero. Conservate in luogo asciutto e fresco.


Oggi 20 agosto 2017 il Calendario del Cibo Italiano festeggia la Giornata Nazionale della Frutta Sciroppata e Sotto Spirito...quale miglior occasione per rispolverare questo post?






















8 commenti:

  1. Sempre bello leggerti e potere, tramite le tue parole, immaginare il profumo di un libro, il caldo tiepido dell'estate prima della tempesta e quello un po' appiccicoso subito dopo la pioggia. Il colore delle scarpe e la sensazione di amarsi già solo nell'indossarle. A presto un caffè insieme. Dora

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    1. A prestissimo a Verona...decidi tu il caffè. Pure senza camerieri carini ;)

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  2. E sì, le scarpe stregano anche me e sono l'unico articolo che non mi fa dannare l'anima nella vana ricerca di qualcosa che sia adatto alla mia età, che non è più quella di una fanciulla sottile sottile. E un paio di scarpe nuove, soprattutto se col tacco e con il giusto pizzico di frivolezza, sono un regalo perfetto per illuminare queste giornate di un luglio che par novembre, durante il quale l'altro acquisto, non frivolo, è stato un ombrello!
    Claudette

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    1. E' sempre un piacere ritrovarti tra i commenti dei miei post...aggiungi sempre un pizzico di te e un sorriso in più!
      Un abbraccio ;)

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  3. Michela ma sono bellissime! Devo proprio provarle

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  4. Io venero letteralmente le ciliegie quindi non posso che amare la tua ricetta (il sole tra gli ingredienti, poi...vera poesia).

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