Mi sveglio stranamente presto anche questo sabato mattina, pensando "meno male visto la mole di lavoro che ho da fare", ma con zero voglia di occuparmene.
Almeno non prima di aver alzato la tapparella del balcone e rimirato la produzione di fragole del piccolo vasetto rosso, che da una settimana ha fatto ingresso tra le coltivazioni casalighe.
Mentre assecondo l'idea che questo lungo week end non possa cominciare senza una colazione a base di pancakes, guardo quel vasetto di fragole pensando che la semplicità di quei frutti, la bellezza del poterli raccogliere e sentire nel loro inconfondibile profumo l'odore di primavera, rimandi un po' in generale alle vite semplici, ai ritmi lenti, alle cose genuine, a quei sapori di una volta che popolano solo i racconti delle nonne e i ricordi da bambino.
Penso che un anno fa come oggi stavo cuocendo una bellissima crostata piena proprio di fragole succose e nonna era sorpresa, ma felice, di poter spegnere, almeno a detta sua, la prima candelina della sua vita.
Oggi compie 90 anni.
Non credo di essermi chiesta se fosse una grande amante delle fragole per scegliere proprio questa torta tra le tante possibili.
Credo piuttosto che l'immagine così ben descritta da Sabrine (che ringrazio per le stupende storie e ricette che ogni volta propone con assoluta poesia) di una crostata calda che si raffredda su un davanzale in perfetto stile Nonna Papera non poteva che essere la più idonea per festeggiare la mia nonnina.
Lei da cui passavo i miei pomeriggi di bambina, lei da cui il tè ha sempre avuto un altro sapore, lei che mi faceva sempre vincere a carte (non è un caso se ora sono una schiappa), lei che ogni volta a letto si dimenticava cosa Cappuccetto Rosso portava nel cestino alla nonna malata.
Lei che ha ancora il mio stesso azzurro negli occhi e per cui, qualunque cosa io faccia, nessuno sarà più bravo di me. Tanti auguri nonna mia!
Ingredienti:
- 400 gr di farina
- 250 gr di burro
- 3 cucchiai di zucchero di canna
- 1 pizzico di sale
- 14 cucchiai di acqua fredda (q.b.)
- 500 gr di fragole
- 2 mele verdi
- 1 tuorlo
- 1/2 bicchiere di latte
- zucchero di canna
Impastate la brisè partendo dagli ingredienti secchi (farina, zucchero e sale) a cui aggiungerete il burro freddo a cubetti, lavorandolo in modo veloce così da non scaldarlo e l'acqua fredda poco per volta fino a formare un impasto compatto e assolutamente non colloso. Dividete quindi la brisè in due panetti, e riponetela le frigorifero per alcune ore (potete anche fare per comodità la pasta il giorno prima).
Stendete quindi la pasta in due sfoglie di 3 mm di spessore. Foderatene uno stampo imburrato con la prima facendola sbordare un po'. Riempite prima con le mele tagliate a pezzetti, che assorbiranno l'eccesso di acqua delle fragole in cottura, quindi le fragole lavate e tagliate piuttosto grosse. Tagliate la seconda sfoglia in 12 striscie che intreccerete, 6 in un verso, 6 nell'altro, alternandole come un canestro di vimini. Ripiegate i bordi in eccesso della base, spennellate la superficie con il tuorlo sbattuto con il latte e spolverizzate con qualche cucchiaio di zucchero di canna. Cuocete a 180° per circa 45 min, fino a che la pasta inizierà a dorarsi. Fatela raffreddare ma non sformatela, servendola invece direttamente dallo stampo.
Io ho una passione per le nonne. Ma anche per le nipoti capaci di parole tanto toccanti e piene di affetto. Per questo leggere il tuo post mi ha strappato più di un sorriso... davvero grazie, non solo per aver provato la mia pie.
RispondiEliminaE adesso corro a mettere un bel link a questo post: da oggi ci sarai anche tu nella mia pagina dedicata alle ricette di FRAGOLE A MERENDA nelle cucine degli altri!
E prima di salutarti: tanti auguri, signora nonna di Michela! E arrivederci al prossimo compleanno: le faremo trovare per l'occasione una torta ancora più bella...
Sabrine
Come al solito le tue parole mi rendono subito felice e orgogliosa...felice che tu abbia apprezzato e orgogliosa di comparire nel tuo blog!!!
EliminaGrazie Sabrine! Anche da parte di mia nonna :)