"Se noi ombre vi abbiamo irritato non prendetela a male,
ma pensate di aver dormito, e che questa sia una visione della fantasia...
noi altro non v'offrimmo che un sogno"
(W. Shakespeare, A Midsummer Night's Dream)
Per moltissimi popoli i giorni attorno al Solstizio estivo hanno rivestito per secoli un'occasione di festeggiamenti e ritualità antiche.
In principio era Litha, festa pagana che celebrava il Sole, arrivato in questi giorni al suo massimo splendore, e con esso fertilità e rinascita, che la sua luce favoriva.
Inoltre, come durante Samhain, si credeva che il velo tra il mondo degli uomini e quello degli spiriti si assottigliasse, facilitando così l'incontro con il "Piccolo Popolo", composto da gnomi, fate, e spiritelli.
Ma le antiche celebrazioni di Litha e di Mezza Estate non sono sparite, solo tramutate in feste e ritualità sparse per tutta Europa.
Jaanipäev in Estonia, sono tanti i nomi, ma hanno in comune molto, come la presenza quasi costante di grandi falò e fiori e piante bagnati di rugiada notturna a ricordo dell'unione particolare di Sole e Luna, simboleggiati da fuoco e acqua.
In Italia i riti, spesso di origine contadina, sono legati a San Giovanni e la notte appena trascorsa, quella tra il 23 e il 24 giugno, spesso è celebrata come "la notte delle streghe", raccogliendo frutti ed erbe e creando l'Acqua di San Giovanni, che si crede possieda virtù curative protettrici e che porti salute, fortuna e amore.
Colti al tramonto da mani femminili in numero dispari (spesso 7), i fiori e le erbe vengono messi in un catino pieno d'acqua ai raggi della luna fino al mattino, momento in cui si usa l'acqua profumata per lavarsi mani e viso, come in un antico rito battesimale. L'iperico che fiorisce in questo periodo (chiamato anche "erba di San Giovanni" o "scaccia diavoli" a indicare la credenza che lo vorrebbe capace di allontanare ogni male) è il vero protagonista, insieme a piante come malva, lavanda, salvia, menta e rosmarino o in realtà qualsiasi si voglia e riesca a trovare.
Proprio oggi in Svezia ha inizio la "Midsommar", una delle festività più importanti e sentite.
Gli svedesi solitamente indossano ghirlande di fiori di campo, le “midsommarkrans”, sollevano pali decorati attorno ai quali ballano, cantano e bevono e fanno picnic a base di patate bollite, aringhe e torte salate.
La torta fredda che racconto oggi strizza l'occhiolino alle loro con fragole e panna e vuole festeggiare, in pieno stile midsommar, questo inizio estate così caldo, ma, si spera fortunato.
***
Ingredienti:
- 250 g di biscotti secchi (tipo Digestive)
- 100 g di burro
- 450 g di skyr
- lemon curd * (ricetta a questo link)
- 20 g di zucchero
- 6 g di colla di pesce
- frutti rossi (tra cui fragole)
- a piacere fiori edibili per decorare
per la lemon curd
- 2 limoni non trattati
- 100 gr di zucchero
- 40 gr di burro
- 2 uova
Preparate la lemon curd seguendo la ricetta a questo link e fatela raffreddare. Tritate i biscotti e mescolateli con il burro sciolto, amalgamando bene il tutto. Coprite il fondo di una teglia a cerniera con della carta forno e distribuite l'impasto dei biscotti sul fondo e sui bordi, premendo molto bene con il retro di un cucchiaio, e riponete a raffreddare e indurire in frigo per almeno 1 ora. A parte mescolate lo skyr, lo zucchero e la lemon curd, fino ad ottenere una crema liscia. Mettete in ammollo i fogli di colla di pesce in acqua fredda per una decina di minuti, quindi strizzateli e fateli sciogliere, mescolando bene, in un pentolino con poca acqua messa a scaldare. A questo punto aggiungetela alla crema sempre mescolando bene e versate il tutto all'interno del guscio di biscotti, livellate e riponete in frigo per qualche ora fino a totale rassodamento (io preferisco preparare la sera prima e riporla in frigo la notte). Guarnire con la frutta come preferite.
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