Un fiore è breve, ma la gioia che dona in un minuto
è una di quelle cose che non hanno un inizio o una fine.
(Paul Claudel)
Da bambina quando capitava di passeggiare in mezzo alla natura, tra le prime cose che catturavano la mia attenzione c'erano i fiori di quel posto. Già allora i miei occhi si soffermavano curiosi sui colori e sulle forme diverse che crescevano dalla terra battuta o negli angoli più nascosti.
Il campo davanti a casa di nonna era così quello dei botton d'oro (ranuncoli selvatici), i bordi delle strade degli occhi della madonna (veronica), la campagna il luogo dei papaveri in mezzo alle spighe, il sottobosco quello dei ciclamini. Le camminate a ridosso della montagna terminavano quasi tutte con un mazzetto di fiori di campo bianchi, gialli e viola che poi portavo a casa felice del bottino da poter sistemare in un bel vasetto di acqua fresca.
Queste prime settimane di maggio sono state per me all'insegna dei fiori, fotografati e annusati in festival e vivai, sistemati nei vasi del mio terrazzino, colti nella campagna romana solo per vedere se ancora sono capace di creare bei mazzolini bianchi, gialli e viola come quando ero bambina.
E poi ci sono stati tutti quelli colti per essere consumati in cucina: da quelli di sambuco per preparare lo sciroppo, a malva, borragine e finocchietto selvatico, per condire qualche piatto.
Infine i fiori di pasta fresca che ho deciso di riempire con della ricotta di pecora e le ultime fave di stagione. Che, se rifate, potete tuttavia divertirvi a sostituire con le verdure che preferite.
***
Ingredienti:
- 200 g di farina
- 2 uova
- 250 g di ricotta di pecora
- 1 cucchiaio di pecorino
- fave fresche
- foglie di menta
- sale e pepe
- burro
- fiori eduli (io ho usato acacia, malva e borragine)
Setacciate la farina a fontana su una spianatoia, nel mezzo rompeteci l'uovo e aggiungete un pizzico di sale. Sbattete bene l'uovo con i rebbi della forchetta e pian piano incorporate la farina dai lati. Raggiunta una buona consistenza incorporando la restante farina, procedete a impastare con le mani, energicamente per una decina di minuti (se l'impasto risultasse troppo secco, potete aggiungerci 1-2 cucchiai di acqua). Fate quindi riposare la pasta ben avvolta nella pellicola per 30 min.
In un ciotola mescolate bene la ricotta con il pecorino, delle foglie di menta tritate, delle fave fresche sgusciate e pelate (da dosare a vostro piacimento, come il tagliare in pezzi più piccoli quelle più grosse), salate e pepate.
Riprendete la pasta, tagliatene un pezzo e lavoratene una po' per volta, mantenendo il resto coperto per evitare che si secchi. Stendetela sottilmente su una spianatoia leggermente infarinata (potete usare il mattarello o più facilmente la nonna papera). Coppate la pasta con uno stampo tondo (o come preferite!), vi usciranno 35-40 ravioli. Al centro adagiate una piccola noce di ripieno aiutandovi con un cucchiaino, quindi richiudete il raviolo come vi piace (io ho richiuso a forma di fiore a 5 petali come in questo video). Se la pasta risultasse troppo secca, inumidite leggermente i bordi della pasta prima di chiuderli. Procedete fino a finire la pasta disponendo i ravioli sul un vassoio o un tagliere infarinato.
Con la chiusura a fiore consiglio di cuocere i ravioli al vapore o in una ampia padella con acqua bollente fino a metà altezza dei ravioli e coperchio, così da evitare che in cottura i fiori si girino e fuoriesca parte del ripieno, oppure, per altri formati, fateli cuocere in abbondante acqua leggermente salata per 6-7 min circa (dipende dallo spessore della vostra pasta).
Ripassateli poi con del burro fuso con foglie di menta fresca e serviteli con fiori eduli a vostro piacere.
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