"...Dimmi dell'India,
più pensato a quel progetto
di esportare la piadina romagnola?
Facciamo dopo il diploma?
Magari, sì è meglio, ma intanto mi fermo
un po' qui..."
(S. Bersani, Freak)
"Anche lì a casa lampeggia come fosse Natale?...noi siamo chiusi in sala prove che aspettiamo che cali!". Tutto questo mentre mia madre osservava preoccupata macchie gocciolanti sul soffitto di bagno e cucina e fuori si abbatteva SOLO su Verona (vi assicuro che anche al meteorologo in tv ridacchiando stentava a credere a ciò che diceva) un nubifragio surreale. Pare che in 4 ore si sia letteralmente scaricata la pioggia di un mese! Quindi probabilmente ora posso affermare, oltre dal caldo afoso delle ultime settimane, che Verona si sia trasformata da città padana a città tropicale.
Ma nel frattempo chi può, per sfuggire al caldo cittadino e ritagliarsi un'oasi di pace, si rifugia sul lago o se ne scappa al mare, anche solo per un weekend. Così un paio di amici in questo momento se la stanno spassando sulla riviera romagnola, tra relax e buon cibo. E beati loro! Chissà quante piadine avranno già addentato finora...?
Dopo il caffè in ghiaccio "quasi" leccese, è dunque la volta delle piadine "quasi" romagnole. (evidentemente è il mio periodo del "vorrei ma non posso").
"Quasi" perchè sono perfettamente cosciente che in Romagna mi prenderebbero a ceffoni se cercassi di far passare per piadina un impasto senza lo strutto...però questa ricetta di Riccardo Astolfi andava provata e in tutta sincerità la credo degna di nota. Quindi scusa Romagna, ma tra un bagno in piscina e un pensiero alle vacanze al mare altrui, a casa queste piadine noi ce le siamo mangiate di gusto!
(da Riccardo Astolfi, Pasta Madre)
Ingredienti:
- 70 gr di lievito madre rinfrescato*
- 230 gr di farina 0
- 120 ml di acqua
- 50 ml di olio evo
- 1 cucchiaio di sale
(*per rinfrescare il lievito madre: 1 parte di lievito + 1 parte di farina + 1/2 parte di acqua, far riposare coperto per 4-6 ore)
Mescolate il lievito con la farina e l'acqua. A metà impasto aggiungete anche l'olio e il sale. Lavorate fino ad ottenere un impasto liscio e fate lievitare in una ciotola coperta per 4-5 ore. Dividete l'impasto in 4 pagnottelle e su un piano infarinato stendetele con un mattarello molto sottili. Cuocetele in una padella piuttosto larga per un paio di minuti per lato, fino a che si formeranno delle bolle e risulteranno dorate, pur rimanendo morbide. Farcitele con squacquerone o stracchino, fette di crudo dolce e qualche foglia di lattuga fresca...o a vostro piacimento. Consiglio di mangiarle ancora calde.
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