giovedì 19 novembre 2015

Insalata di feijoa, mandorle e mirtilli rossi


Riposo sovrapensiero nel mio piccolo soggiorno quando qualcosa di inaspettato e strano mi assale: un forte profumo fruttato, ma pungente e aromatico...sembra...sembra...in effetti non saprei proprio dire a cosa assomiglia. 
E poi capisco! Quei curiosi frutti verdi portati a casa dal lavoro hanno piacevolmente invaso casa. 
Non siamo mai preparati al diverso, è sempre difficile accettarlo e il suo gusto se non fa parte del nostro palato quotidiano, della nostra cultura, abbiamo sempre bisogno di confrontarlo con ciò che invece lo è, ma inevitabilmente risulta sempre la versione peggiore, stiracchiata e farlocca di ciò a cui siamo abituati. L'uomo è di per sè  timoroso di ciò che non gli assomiglia, scettico e titubante ai cambiamenti e si sente confortato e rincuorato dalle strade già battute, dalle vecchie e "sane" abitudini. 
Ma (mai come in questo momento storico) mi chiedo quanto poi siano davvero sane.
Se ci si ricordasse più spesso che non esistono recinti se non quelli che noi stessi costruiamo, che non esistono strade se non quelle che dapprincipio non erano che campi incolti, che esistono innumerevoli differenze solo per regalarci maggiore ricchezza, potremmo, chissà, venir sorpresi ogni giorno della nostra vita. 
Da un profumo, da un nuovo gusto, da un colore incredibile, da un tocco magico, da un'idea geniale, da una gentilezza improvvisa, da una parola inattesa al momento giusto, da una persona sconosciuta, da un pensiero diverso dal nostro...
Potremmo pure scoprire che in alcuni giardini italiani, come in quello della propria collega, crescono piante sud americane. Senza sforzo, senza fatica, integrate perfettamente in un terreno che non dovrebbe appartenergli.
Quindi non vi racconterò la storia di frutti esotici dallo strano sapore di fragola e ananas e dai superpoteri vitaminici e anticancerogeni, ma di una polpa morbida, chiara, leggermente farinosa, dolce ma con un aroma tutto da scoprire e di come ci ho giocato in una insalata autunnale che mescola sapori d'oltreoceano con abitudini tutte mie.

Oggi, 24 settembre 2017, il Calendario del Cibo Italiano festeggia la Giornata Nazionale dei Frutti Nuovi, e io con loro con questo post. Perchè il nuovo spaventa, ma è inevitabile, il nuovo cambia, ma apre a sconosciute possibilità.


Ingredienti:
  • insalata brasiliana (iceberg)
  • feijoa (acca sellowiana)
  • mandorle non spellate
  • mirtilli rossi secchi (cranberries)
  • basilico
  • olio evo (meglio se dal gusto fruttato come quello ligure)
  • sale
Lavate e asciugate per bene sia le foglie di insalata, che poi taglierete, sia le feijoa. 
Io ho preferito tenerne la buccia sottile, ma dovesse risultare un po' amara potete sbucciarli.
Mescolate con mandorle, mirtilli rossi e foglie di basilico fresco (per me le ultime sul balcone prima dell'inverno) e condite a piacere con sale e olio evo.











































































4 commenti:

  1. Cara Michela ma anche io vorrei tanto questi frutti dal sapore buonissimo! Lo hai descritto così bene che ora non posso astenermi, devo trovarli e provarli subito! Ma dove potrei procurarmeli? Comunque hai proprio ragione il rapporto con il cibo riflette in piccolo anche il nostro approccio e le nostre convinzioni verso gli altri. Quello che è sconosciuto è sempre difficile da accettare e spesso come scrivi tu per riuscirci si tende a metterlo a confronto con le nostre certezze. Bisognerebbe riuscire a mettere tra parentesi certezze, convinzioni e pregiudizi ma non è sempre facile! La tua insalata comunque mi piace tantissimo, chissà che profumo alla fine!

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    1. Guarda, io prima di lavorare 2 anni fa in una scuola affacciata sul lago di Bracciano, nemmeno sapevo esistessero. Ora, tornata dentro il Gra, rimpiango i cesti profumatissimi che la collega portava a scuola. Ma pare non fosse l'unica ad averne un albero lì da quelle parti. Trevignano is the new Brasil?!

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