"J'aime la galette
Savez-vous comment ?
Quand elle est bien faite
Avec du beurre dedans.
Tra la la la la la la lère
Tra la la la la la la la."
(canzone francese per bambini, 1820 ca.)
Non sono stata in Bretagna, ma a inizio mese ho passato due giorni lungo la Côte d'Opale, passeggiando in quel tratto di costa appena oltre Calais che unisce Ambleteuse a Cap Gris-Nez, fotografando sassi colorati, dune di sabbia, campi di frumento e lino, immergendo i piedi nel freddo mare dello stretto di Dover e cercando di scegliere invano la casetta più bella di quei villaggi di pescatori in cui sognare di poter vivere annusando l'aria salmastra. Si può dire una piccola vacanza perfetta fatta di calma, chiacchiere tra amiche, aperitivi improvvisati e gioie semplici. Tra queste il ritrovarsi in un piccolo localino di Audresselles, a mangiare galettes bretonnes sotto ombrelloni a righe.
Infissi blu, una grande bandiera pirata che sventola all'entrata, la sorridente e cordialissima padrona e Langouste, dolce cagnolina baffuta, hanno reso quella galette ancora più buona e perfetta per il momento.
Tornata a casa la voglia di provare a rifarla è stata inevitabile, sebbene non sia riuscita ad eguagliarla e sia cosciente che consistenza e cottura siano sicuramente migliorabili. Ma vorrà dire che a questa prima volta ne dovrò far seguire altre. In attesa magari di tornare a mangiare galettes in qualche villaggio francese affacciato sul mare!
(ps.: Grazie a Marie, Dominic e Langouste de Le Bouffeur d'Iode - Le Cran Gourmand, per le chiacchiere, le galette e gli scodinzolii festosi)
***
Ingredienti (per 4 galette):
- 125 g di farina di grano saraceno
- 250 ml di acqua
- 1 uovo
- sale
- burro (o olio evo, per la cottura)
per il ripieno
- 4 uova
- 150 g di prosciutto cotto
- g di Gruyère gratuggiato grossolanamente (o Emmental)
- sale e pepe
- erbe aromatiche fresche a piacere (io erba cipollina)
Preparate la pastella mettendo in una ciotola la farina (da preferire quella sottile rispetto a quella a grana più grossa per polenta) e una presa di sale, quindi con l'aiuto della frusta mescolate l'acqua a filo poco per volta, in modo da evitare la formazione di grumi. Infine incorporate l'uovo leggermente sbattuto (potete omettere l'uovo come nell'impasto più trazionale e aumentare leggermente l'acqua, tuttavia essendo la farina di grano saraceno priva di glutine, la presenza dell'uovo rende l'impasto più facilmente lavorabile) e fate riposare coperto in frigo per almeno 2/3 ore (ma meglio una notte).
Iniziate a preparare le galette cuocendo le uova all'occhio, salate pepate e mettetele da parte (consiglio di cuocerle leggermente meno di quanto fareste normalmente, così da riuscire a mantenere il tuorlo fluido anche dopo il secondo passaggio in padella dentro alla galette). A questo punto prendete l'impasto, mescolatelo dal basso verso l'alto per garantirvi che la consistenza sia uniforme, ungete una padella antiaderente (o una crepiera) con un pezzettino di burro e, una volta ben calda, versateci circa 1/4 dell'impasto (per me un paio di piccoli mestoli) ruotandola velocemente con il polso dal manico, in modo da far allargare e assottigliare bene l'impasto (ideale sarebbe poter utilizzare una spatola per crepes). Quando comincerà a fare delle bollicinee i bordi saranno cotti, potete capovolgerla, disporvi al centro il prosciutto, un uovo all'occhio e il formaggio gratuggiatoattorno al tuorlo, chiudete leggermente i bordi ripiegando a quadrato la galette e finitela di dorare sul fondo. Procedete così per ogni galette. Servitele calde e, a piacere, con una spolverata di erba cipollina tritata o altre erbe aromatiche fresche.
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