Circa un mesetto fa una cara amica ed io ci siamo riviste dopo alcuni mesi, non solo per salutarci e riabbracciarci ma anche per qualche consiglio da blogger a blogger.
O meglio, lei mi annuncia che finalmente ne ha avviato uno, dopo parecchio tempo in cui ci pensava e rimuginava. Piccolo desiderio nel cassetto (probabilmente non il blog, ma la possibilità di poter estendere l'amore per il suo lavoro), che ha finalmente deciso di aprire. Così la serata è passata tra chiacchiere e consigli, mentre i suoi bimbi dormivano, e racconti del suo lavoro, dei suoi progetti e dei suoi sogni.
E' così bello riuscire a scorgere quella luce negli occhi che solo un sogno svelato regala a chi ascolta. Ancora più bello è capire che il sognatore ha iniziato a veleggiare...non serve arrivare, visto che nel viaggio le rotte possono spesso cambiare (è il bello dei viaggi), ma avere il coraggio di salire in barca.
Lei fa la farmacista e si interessa da anni di fitoterapia e di come ci si possa curare con le piante, con elementi naturali, anche con una buona e sana alimentazione, perchè no! A una mia richiesta ha voluto rispondere in uno dei suoi post, invitandomi, in qualità di amante della cucina, a proporre una ricetta che utilizzasse degli alimenti da lei consigliati. Nel mio peregrinare in rete in cerca di ricette di gelati, data la stagione estiva, mi ero decisa a sperimentarne una stranissima che pare spopolare tra i blog, ma che ho amato nella versione di
Kitty's Kitchen...in cucina di mia madre trionfavano banane inutilizzate. Così assurda, così maledettamente facile e "povera", ma ricca di salute e colore: niente zucchero, uova, latte...solo frutta! Diciamolo: non è un gelato! Ma chiunque ormai ha un amico a dieta o con qualche fastidiosa intolleranza. Quindi dopo il tripudio del latte e degli zuccheri (
qui e
qui), era doveroso postare anche questo.
Strani i casi della vita...A volte ci presenta il conto senza che non ce ne accorgiamo, altre invece, se siamo attenti per i motivi più disparati, fiutiamo connessioni particolari, curiose energie, coincidenze quasi magiche.
Forse i nostri ritmi di vita e i pensieri negativi intossicano, come una nube di smog, la possibilità di accorgersi o, nel migliore dei casi, quando ci si accorge si finisce tutto soffocandolo in una gran risata ironica.
Ho deciso di far di tutto per non ridere più, ma sorridere e vedere altro in queste coincidenze.
Se non altro tanta bellezza.
Come una lettera che arriva al mittente quando ne ha più bisogno.
Come un "gelato" senza latte dedicato ad una mamma che (guarda caso!) ha una bimba allergica al lattosio.
A te.