Sapevo che prima o poi sarebbe successo!
Non era difficile da immaginare visto che, chi mi conosce bene, sa della mia poco femminile non-propensione per lo shopping soprattutto se si tratta di scarpe (le donne in ascolto sono già svenute l'ho sentito!).
Ma vi assicuro che ci stavo lavorando e in questi ultimi anni ho superato molti miei fastidi e pregiudizi e...ho quasi provato soddisfazione avvistando dalle vetrine dei bei tacchi ammalianti...
Ma niente è valso. Nel senso che le mie scarpe sono aumentate non c'è dubbio, il tempo che passa tra un acquisto ed un altro è notevolmente diminuito, ma...
Aprendo la dispensa è stato chiaro che la collezione di tipi di farine diverse ha superato il numero di scatole sotto il letto! Cioè avete letto bene: non ho una scarpiera, non ho un vero e proprio posto per contenere le scarpe, ma per quando riguarda le polverose farinacee ho una dispensa. Ora manca solo allestire una vetrinetta e le mie scarpe alzeranno i tacchi e se ne andranno da sole!
Di ogni taglia e colore, biologiche o meno, con o senza glutine. Frumento, doppio zero, zero, uno, integrali, mais, semola, grano saraceno, ceci, castagne, farro, multicereali...pure grani antichi! Ormai le chiamo pure per nome: chi fa amicizia con le proprie Louboutin (beate chi se le permette) e chi con il sign. Russello, la sign.ra Maiorca o un affascinante Senatore Cappelli.
Così in questa freddolosa (in realtà nemmeno tanto ma dover lavorare ferma al pc non aiuta), tediosa e bigia domenica, vi racconto di uno dei tanti incontri settimanali con i miei amici farinosi e poco immaginari, pasticcioni ma sempre generosi.
Il procedimento di base è spesso sempre
quello, l'arma segreta il mio fedele lievito madre...il resto è solo gusto, curiosità, fantasia e voglia di sporcarsi un po' le mani.
E non dimenticate di raccontarmi le vostre avventure se avete deciso di venire a "giocare" con me...anzi con noi!