"Chi non ha pane, ma compera fiori, è un poeta."
(proverbio turco)
"Basta sucòi!" ha sentenziato la scorsa settimana mia nonna.
Come se il suo ordine perentorio potesse determinare la produzione frutticola dell'orto sotto casa.
In effetti, a sua discolpa, c'è da dire che la raccolta estiva degli ultimi tempi è stata curiosamente caratterizzata ad annate: l'anno scorso è stato l'anno dei cetrioli, quello prima dei fagiolini...quest'anno è senza dubbio quello delle zucchine! E la sovrabbondanza unilaterale del raccolto fa, per così dire, venire a noia o, per essere ancora più espliciti usando una perifrasi nonnesca "vègnar fora dale rece!".
Mentre da un lato cerco nuove strategie per consumare la parte vegetale, al di sopra è tutto un fiorire di grandi petali arancioni...e questo è decisamente il lato positivo.
Mentre da un lato cerco nuove strategie per consumare la parte vegetale, al di sopra è tutto un fiorire di grandi petali arancioni...e questo è decisamente il lato positivo.