Il 31 ottobre, che originariamente si chiamava Samhain, per il calendario celtico era un giorno molto particolare che segnava la fine dell'estate e celebrava l'ultimo raccolto, prima che giungesse la fredda e buia stagione invernale .
Era così un giorno molto strano, che non apparteneva nè al vecchio nè al nuovo anno, e proprio per questa sua particolarità era come se in quel magico momento la distanza tra il mondo dei vivi e quello degli spiriti potesse diminuire. Ecco che grandi falò e offerte dovevano tenere lontane le forze maligne, mentre candele poste alle finestre e rape svuotate e illuminate (poi diventate zucche) indicare agli spiriti più cari la giusta via da percorrere per non rischiare di vagare per l'eternità nelle tenebre.