“Mamma…quanto riempio la pentola a pressione? Quanto cuocio la carne?...Emh, non mi fido molto di questo aggeggio infernale!”
Così ho dato il tardo buongiorno al mio sabato tra i fornelli, intenta a pulire le verdure con il telefono incastrato tra spalla e orecchio.
Fuori splende il sole e nell’aria da qualche giorno già si sentono i primi odori di primavera.
Ma niente! La fragile stabilità degli sbalzi di temperatura continui sono stati la valida scusa per perseguire la mia idea: prima che finisca l’inverno devo assolutamente cimentarmi con la pearà! E devo pure decidermi ad abituarmi alla pentola a pressione, questa sconosciuta! Prometto che pian pianino ci prenderò la mano e, senza prepararmi a nascondermi da un momento all’altro al primo fischio, diventerò un’esperta di pentole a pressione (si fa per dire!)