Ho sempre desiderato avere una pianta di lavanda. Così, dopo tanti tentennamenti, ho deciso che nel grosso vasone vuoto dell'ormai ex abete natalizio qualche spighetta viola ci stava proprio bene.
Ha qualcosa di magico quel profumo per me e ogni volta che mi entra nelle narici mi ricorda che forse sarebbe pure ora di esaudirlo quell'infantile desiderio di camminare in mezzo ad un campo intero, per sentirlo non solo con le narici, ma pure con la pelle, come un vestito. Alcuni momenti penso di avere troppi desideri per riuscire ad esaudirli tutti. Poi penso solo a metterli in fila. Ripenso a quel profumo e sorrido.
Faccio un biglietto e dopo poche ore mi trovo seduta su un treno. Con me una valigia enorme, perchè non ho la più pallida idea di quanto starò via, e la bellezza di prendere decisioni improvvise, solo perchè va, solo perchè quel giorno se ne è sentito l'odore. In passato ho sopravvalutato troppo spesso il fastidio della fretta, scordandomi che in fondo la mia natura è quella di usare lo stomaco non solo per accogliere cibo.
Non sto andando in Provenza, ma quella sta in fila!
(Un grazie enorme a Sabrine da cui trovo spesso cose così resistibili che mi è impossibile non provarle!)
Ingredienti:
- 50 gr di farina
- 50 gr di farina di riso
- 40 gr di zucchero di canna
- 50 gr di burro
- 1 uovo
- 2 cucchiaini di fiori di lavanda
- 1 cucchiaino di semi d'anice
- latte
Tritate velocemente nel mixer gli ingredienti secchi, semi, fiori e le due farine.
Versate il tutto in una terrina e aggiungete l'albume dell'uovo, tenendo da parte il tuorlo, e il burro freddo a pezzettini. Impastate con le mani velocemente la frolla e riponete il panetto in frigorifero per un'oretta.
Stendete l'impasto su un piano di lavoro pulito e infarinato con l'aiuto di un mattarello. Tagliate i biscotti e distribuiteli su una teglia coperta di carta da forno. Spennellate la superficie con il tuorlo diliuto in mezzo bichhiere di latte e cospargete i biscotti di zucchero di canna. Riponete la teglia in frigo per mezz'ora, poi infornate per 10 min a 180°, fino a vederli appena dorati.
Per anni ho avuto in giardino un enorme cespuglio di lavanda, che mi ricordava, ogni estate, gli sterminati campi di lavanda in fiore che mi hanno stregato in un pomeriggio torrido di luglio tempo fa. Il vento quest'inverno ha sradicato la mia piccola Provenza personale: devo aspettare per i biscotti che fiorisca la nuova lavanda, ancora un po' rachitica, nel vaso.
RispondiEliminaClaudette
Belissima immagine quella della "tua piccola Provenza personale" ...comunque penso che tu possa provare a cercare in qualche erboristeria ben fornita della lavanda secca, visto che l'originale ricetta di Sabrine prevedeva quella e che a breve ne metterò un'altra con un pezzetto di Provenza ^_^
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