Era di nuovo nel suo letto e il Principe, la sala da ballo, la Fata Prugna Candita, erano spariti.
"Che strano" pensò Clara coricandosi di nuovo con lo schiaccianoci fra le braccia. "Chissà se vedrò mai più il Regno dei Dolci." E si addormentò profondamente."
(Clara e lo Schiaccianoci, I C'era una volta, Natale '85)
E' la vigilia di Natale e sotto lo splendido abete addobbato di casa Stalhbaum, Clara e il fratellino Fritz aspettano amici e parenti per dare inizio alla festa.
Nel mezzo delle danze l'arrivo dell'eccentrico zio Drosselmayer, curioso fabbricante di giocattoli, cattura l'attenzione dei bambini eccitati in attesa dei suoi regali. Clara riceve in dono un originale pupazzo con delle lunghe gambe dipinte come un soldato, che lo zio spiega essere uno schiaccianoci.