Di freddo, di calura, tempesta ed avventura,
Con isole, golette ed abbandoni
E di pirati, e d'ori sotterrati;
Se queste vecchie storie, raccontate
Come s'usava all'antica maniera,
Saran come da me un tempo apprezzate
Dai giovani più attenti di quest'era: Allora incominciamo!..."
(Robert Louis Stevenson, L'isola del tesoro)
Il mio Agosto, dopo un intero rewatch piratesco di Black Sails, mi ha portato una gran voglia di rileggere L'Isola del Tesoro, ricordandomi solo di quanto da bambina, grande divoratrice di libri e di avventure di ogni genere, abbia amato quel romanzo, tra i miei preferiti di sempre. Così l'estate, iniziata nei mari della Sicilia, ha dirottato inevitabilmente in quelli caraibici tra Antille, Bahamas e colonie anglo-franco-spagnole varie. In poche settimane sono passata da cartine stradali a mappe del tesoro, da catamarani a brigantini e golette... da panelle a platani. In quest'ultimo caso, nonostante le temperature estive, mantenendo l'unica costante certezza della frittura. Perchè non ho la minima idea di cosa mangiassero a Nassau nel 1700, ma era il momento buono per farmi finalmente insegnare qualcosa di nuovo in cucina in mood caraibico dalla mia dominicana del cuore.
Così affettando e schiacciando a ritmo di merengue, ho iniziato a imparare la differenza tra platani verdi e maturi, cosa siano Mangù e Bandera, come cuocere il riso e quanto la cucina dominicana ami cocco, fagioli e pollo in ogni salsa. E, per quanto mi riguarda, come il pico de gallo potrebbe far fare un salto di qualità alla più semplice bruschetta al pomodoro.
Ora, dopo aver fritto tostones per la famiglia, sferruzzato copertine, immaginato le più tenere decorazioni di ogni genere, manca solo di conoscere tra pochi mesi il piccolo orsetto italo-dominicano di casa e pensare a quando magari potrò leggere anche a lui di storie, pirati e tesori nascosti... Yo-ho-ho, e una bottiglia di rum!
Tia ti aspetta!
***
Ingredienti:
per i tostones:
- platano (meglio se verde)
- olio di semi
- sale
per il pico de gallo:
- pomodori
- cipolla rossa
- succo di lime (o limone in alternativa)
- olio evo
- sale
- coriandolo fresco
Sbucciate il platano e tagliatelo a rondelle spesse. In una padella fate scandare un po' d'olio, quindi rosolate le fette di platano su entrambi i lati fino a renderle dorate. Scolate bene e, con l'aiuto di un batticarne o il retro di un bicchiere con il fondo piatto, schiacciate tra due fogli di carta da forno ogni fetta a non più di 5 mm. A questo punto friggete nuovamente le chips in padella per renderle dorate e croccanti. In alternativa la procedura di doppia frittura può essere fatta per immersione in abbondante olio portato a debita temperatura. Servite caldi salando a piacere.
Per il pico de gallo, lavate bene i pomodori e tagliateli in dadini piuttosto piccoli. Fate lo stesso con la cipolla e mescolateli insieme in una ciotola, condendo con sale, olio, succo di lime e coriandolo fresco tritato.
Il platano può essere mangiato da solo o accompagnato con riso, avocado, ma anche carne e fagioli come da tradizione.
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