Pagine

martedì 12 aprile 2022

Matcha Roll Cake







































Mondo di sofferenza:
eppure i ciliegi
sono in fiore.
(Kobayashi Issa, 1763 - 1828)


Era diventata per me un'abitudine quella di festeggiare la primavera sdraiata sotto i rami fioriti dei sakura che crescono lungo la Passeggiata del Giappone al laghetto dell'Eur, ma negli ultimi 2 anni molte circostanze me l'hanno impedito. Nel Paese del Sol Levante, dove ogni cosa sembra permeata da una poetica ritualità, godere di questa fioritura, con un picnic sotto gli alberi o semplicemente fermandosi ad ammirarne lo spettacolo, è una tradizione molto antica e sentita tutt'oggi. Forse perchè l'hanami (花見) non è semplicemente un momento di festa, ma una sorta di celebrazione stessa della vita, osservando la fioritura così breve e l'estrema delicatezza del fiore di ciliegio, che diventa il simbolo stesso della bellezza fragile ed effimera dell'esistenza. 
C'è stato un momento, ormai diversi anni fa, in cui mi sono confrontata con un grande dolore e il pericolo di un totale annullamento e abbandono ad esso. Quando si affrontano momenti del genere, per i motivi più svariati, il rischio di perdere la cognizione di tempo e di spazio è molto alto, i giorni tendono a ripetersi tutti uguali e tutti ugualmente tristi, la mente è introiettata solo su ciò che genera il dolore, dimenticandosi completamente di proiettarsi fuori di sé e notare che in ogni giornata, per quanto brutta, si nascondono piccoli momenti di gioia, lucine che, per chi si sforza di guardarle, brillano nel buio. La mia salvezza allora, come in qualsiasi altro momento in cui ne ho avuto bisogno, è stata decidere di tenere vigile il più possibile lo sguardo, e impormi un allenamento quotidiano che scovasse almeno una cosa, seppur piccola, che valesse un sorriso. È facile? No, per niente! Ma tanto questa azione risulta difficile, tanto diventa indispensabile. 
Tornare a sedermi sotto quegli alberi fioriti e riempirmi gli occhi di quella meraviglia che ogni anno si ripropone a prescindere dal buio che ognuno porta dentro, mi ha ricordato per un attimo quanto sia importante riaggiustare il focus e come a volte, anche nascosto in un piccolo e fragile petalo, si possa trovare la ricetta della vita. 


“Oh, guarda!”
e null’altro da proferire,
dinanzi ai ciliegi in fiore
del monte Yoshino.
(Yasuhara Teishitsu, 1610 - 1673)

***


Ingredienti:
per la pasta biscotto
  • 4 uova
  • 110 g di zucchero
  • 90 g di farina 0
  • 2 cucchiai di tè matcha in polvere
  • ½ cucchiaino di lievito
  • 3 cucchiai di latte tiepido
per il ripieno
  • 250 ml di panna fresca
  • 2 cucchiai di zucchero
  • 2 cucchiaini di tè matcha in polvere
Separate i tuorli dagli albumi. In una ciotola montate a neve gli albumi con metà dello zucchero. A parte sempre con l’aiuto delle fruste elettriche montate anche i tuorli con lo zucchero restante. Unite i due composti mescolando delicatamente dal basso verso l’alto. Setacciate farina, tè matcha e lievito e uniteli poco per volta sempre mescolando delicatamente dal basso verso l’alto per non smontare l’impasto. Stendete il composto su una placca rivestita di carta da forno con l’aiuto di una spatola e cuocete in forno già caldo a 180° per 10-12 circa. Appena estratto coprite anche la superficie superiore con un altro pezzo di carta forno, rivoltate il rettangolo di pasta biscotto sotto sopra, assicuratevi di staccarlo dalla carta del fondo, rigiratelo nuovamente e tenendo sempre sopra la carta o un canovaccio pulito arrotolatelo delicatamente su se stesso, lasciandolo raffreddare così, in modo che non si rompa nell’arrotolarlo successivamente con la crema. A parte Montate la panna fresca con 2 cucchiai di zucchero e 2 cucchiaini di tè matcha setacciato (il gusto giapponese preferisce dolci non troppo dolci, quindi assaggiate e se preferite aggiungete zucchero). Srotolate la pasta biscotto, spalmate la panna distribuendola su tutta la superficie (consiglio di diminuirne la quantità verso il bordo esterno. Arrotolate nuovamente la pasta, quindi consiglio di richiuderlo tipo caramella nella carta forno per tenerlo in forma e fatelo riposare in frigorifero fino al momento di servirlo. Se volete pareggiate i bordi alle estremità e spolverate a piacimento con tè matcha o zucchero a velo. 



Nessun commento:

Posta un commento