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martedì 13 febbraio 2018

British Pancakes







































"Can't you see that it's just rainin'
Ain't no need to go outside
But baby
You hardly even notice
When I try to show you this
Song is meant to keep you
Doin' what you're supposed to
Wakin' up too early
Maybe we could sleep in
Make you banana pancakes
Pretend like its the weekend now
We could pretend it all the time
Can't you see that it's just rainin'
There ain't no need to go outside..."
(Jack Johnson, Banana Pancakes)


Si narra che il Martedì Grasso del 1445 nel paese di Olney della contea del Buckinghamshire, una sbadata casalinga si trovasse nella sua cucina intenta a preparare frittelle, talmente presa tra pastelle da cuocere e rigirare da aver perso di vista l'ora della funzione. Quando il rintocco delle campane le fece realizzare che non sarebbe arrivata in tempo per l'inizio della celebrazione, la donnina per non perdere minuti preziosi, senza neppure slacciarsi il grembiule, si precipitò in chiesa direttamente con la padella in mano.
Da allora, non solo a Olney, ma in buona parte del mondo anglosassone tra i festeggiamenti del Martedì Grasso si annovera la pancake race, una gara in cui i concorrenti non solo devono arrivare primi correndo un pezzo di strada con in mano una padella, ma dilettarsi nel far saltare un pancake all'interno almeno 3 volte tra lo start e il traguardo.
L'ultimo giorno di Carnevale per la cultura cristiana, proprio perchè precede l'inizio della Quaresima, dedicata al digiuno penitenziale in vista della Pasqua, è anche l'ultimo momento in cui sarebbero consentiti alcuni cibi. Mentre da noi si festeggia con dolci zuccherati, colorati e soprattutto fritti, nei paesi anglosassoni lo Shrove Tuesday è anche il Pancake Day proprio per la consuetudine che avevano le massaie di terminare ogni cibo grasso entro la giornata, dando fondo quindi alle scorte di uova, latte e burro nella preparazione di numerose frittelle.
Qualche anno fa proprio a casa di una mia amica inglese ho potuto festeggiare anch'io con una cena intera a base di pancakes con limone e zucchero e marmellate e tazze di tè e sebbene non abbia ancora provato l'ebrezza di correre rigirando frittelle, l'idea di rigirare il normale ordine dei pasti chiudendo una giornata come se mi trovassi a colazione mi ha lasciato enorme divertimento.
Forse perchè mi fa pensare che il bello di molte sciocche regole sociali è proprio sentirsi liberi di sovvertirle o forse solo perchè i pancakes sono buoni a qualsiasi ora del giorno!

***
A differenza della maggior parte delle ricette che girano in rete, la versione di Paul Hollywood prevede una piccola quantità di burro nella pastella (della serie se deve essere grasso sto martedì, che lo sia seriamente!). Ma quello che subito pensavo fosse solo una piccola libertà d'interpretazione ho verificato essere ciò che mi ha permesso di ottenere pancakes sottili e completamente inattaccabili dai poteri aderenti delle mie perfide padelle, senza bisogno di ungerne il fondo. 
Perchè la "vecchia volpe" di Hollywood si è dimostrato ancora una volta una garanzia e io mi sto allenando nel perfezionare il salto delle frittelle!


Ingredienti (per 8 pancakes circa):
  • 125 gr di farina
  • 150 ml di latte
  • 25 gr di burro 
  • 2 uova
  • 1 pizzico di sale
  • zucchero e limone per guarnizione (o la vostra farcitura preferita)
In una ciotola mescolate la farina e il sale e amalgamate le uova e, mescolando energicamente con una frusta, aggiungete poco alla volta il latte. Inglobate il burro fuso e mescolate ottenendo una pastella liscia e priva di grumi. Se volete essere sicuri che non si attacchino alla padella, potete ungerne leggermente il fondo e, non appena calda, versate un mestolo al centro, facendola roteare velocemente con il polso per distribuire e allargare bene l'impasto come per le crepe. Dopo pochi minuti, appena si staccherà sui bordi, rigirate e fate dorare anche sull'altro lato. Continuate fino a terminare la pastella. Farcite con marmellate, miele o a vostro gusto, ma la versione più tradizionale prevede di spruzzare l'interno con il succo di limone e spolverarle con dello zucchero, servendole piegate o arrotolate, possibilmente ancora calde. 



2 commenti:

  1. Noooo! Non me l'avevi detto che sei capace di far saltare la frittata nella padella! Vedere vedere vedere!!😀😁

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    1. Vedrai vedrai... altrimenti lo vedrà la cappa della tua cucina ;)

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