Pagine

lunedì 23 ottobre 2017

C'era una volta un tortello: Crocchè con cuore piccante e Zabaione salato al sidro







































C'era una volta in quel di Mantova, un tortello, di quelli grandi e generosi, al suo interno morbido, dolce e un po' piccante, fuori burroso e pronto per essere addentato.
Ma si sa che prima di ogni finale, c'è una storia da raccontare.
E fu così che un giorno la zucca del tenero ripieno, si stancò di restarsene nascosta sotto la sua candida copertura e decise di mostrare finalmente al mondo quel suo colorito caldo e vivace.
Si spogliò del sottile mantello e si scelse una nuova pelle, croccante e irresistibilmente dorata, e quella sfoglia, orgoglio del più abile dei mattarelli, cadde ai suoi piedi. Sciogliendosi in un profumato zabaione, decise tuttavia di continuare ad accompagnare il suo audace ripieno, ricordandogli sempre di inzuppare bene i suoi ricordi in tradizioni mantovane e mantenere, nonostante la dolcezza, un cuore vivo e un po' piccante.

In occasione della Giornata dei Tortelli di Zucca, che il Calendario del Cibo Italiano festeggia oggi, 23 ottobre 2017, è stata posta una sfida ad un gruppo di blogger: rivisitare, attraverso gli stessi ingredienti, il tradizionale piatto mantovano, trasformandolo in un piatto del tutto nuovo (tutte le bellissime proposte in C'era una volta un tortello)
Non è stata una facile impresa e l'ansia da prestazione o il timore di andare fuori tema, come nei peggiori elaborati scolastici, si è fatta sentire. 
Perchè i tortelli di zucca sono notoriamente tra i maggiori simboli della cucina mantovana e la tradizione spesso li vuole protagonisti della cena di magro durante la vigilia di Natale. 
Tuttavia nascono proprio da una cucina povera e il ripieno, a base di zucca, amaretti e mostarda, sostituiva l'assenza della carne. Bisognava ricordare la semplicità degli ingredienti, mantenere la nota dolce e particolare del piatto, trasformarlo in altro...magari strizzando l'occhio alla sua città d'origine.
Ma le sfide sono sempre stimolanti e così i tortelli sono diventati crocchette da intingere in un insolito zabaione salato. E non a caso. 
Infatti, non molti lo sanno, ma lo zabaione, ormai diffuso in molta cucina italiana, è anch'esso mantovano di nascita e si dice che la sua più antica versione appartenesse a un cuoco dei Gonzaga. Solitamente dolce, prevede l'uso di un vino bianco secco, anche se l'abitudine moderna spesso l'ha sostituito con il marsala, qua perde dolcezza e mi divertiva sperimentare un sidro di mele come componente alcolica, a rinforzo fruttato della mostarda. 
Il primo "povero" e un po' sontuoso è diventato un piatto forse più easy, magari da mangiare con le mani, ma non perdendo il gusto originario.


Ingredienti:
per 10-12 crocchè
  • 500 gr di polpa di zucca mantovana (pesata cotta)
  • 2 uova
  • 50 gr di parmigiano
  • 50 gr di amaretti secchi
  • 6 cucchiai di pangrattato + 2 cucchiai
  • mostarda di mele (tipo mantovana)
  • buccia di un limone
  • noce moscata
  • sale
  • olio di arachidi
per lo zabaione salato
  • 3 tuorli
  • 100 ml di sidro di mele
  • 1 noce di burro
  • 1 pizzico di sale
Tagliate la zucca, preferibilmente mantovana, a fette, togliete semi e filamenti e fatela cuocere in forno fino a che la polpa non sarà morbida. Togliete la polpa dalla buccia, pesatene 500 gr circa (vi consiglio di lasciarla scolare in un colino per poter perdere l'eccesso di acqua, se la vostra zucca dovesse esserne ricca) e mescolatela in una ciotola con 1 uovo, il parmigiano, la buccia grattugiata di un limone, abbondante noce moscata e 6 cucchiai circa di pangrattato o quel che basta per rendere la consistenza giusta per creare delle polpettine e aggiustate di sale. Se preparate l'impasto la sera potrà essere riposto in frigo per dar modo agli ingredienti di amalgamarsi tra loro.
Prelevate quindi la quantità di un cucchiaio, versatela nel palmo della mano, create una nicchia in cui adagerete un cucchiaino di mostarda (per facilitare l'operazione ho fatto congelare piccole porzioni qualche ora in freezer) e chiuderete l'impasto su se stesso a formare una crocchetta leggermente allungata. Preparate la panatura tritando gli amaretti secchi insieme a un paio di cucchiai di pangrattato e rotolateci le crocchè su ogni lato, dopo averle spennellate con dell'uovo sbattuto per far aderire meglio la panatura e renderla più croccante. Friggetene poche per volta in abbondante olio bollente, Scolatele bene, fatele asciugare su della carta assorbente e salatele a piacimento.
In accompagnamento preparate lo zabaione sbattendo bene i tuorli con un pizzico di sale dentro una ciotola, possibilmente dal fondo arrotondato, a bagnomaria (attenzione che l'acqua sottostante non raggiunga mai il pieno bollore), fate sciogliere una noce di burro e sempre montando con la frusta, appena risulti sufficientemente spumoso, aggiungete a filo il sidro. Montate in continuazione fino a che lo zabaione non comincia a raddensarsi.






































20 commenti:

  1. Che gola mi fanno, devono essere di un buono! Ricetta stupenda, grazie!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma grazie a te Anna Laura e a chiunque abbia supportato, sopportato e partecipato a questa bellissima esperienza!!!

      Elimina
  2. Queste secondo me se inizi non smetti più di mangiarle!!!
    Fanno venire una gran acquolina in bocca...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Tralascio quel che si dice qua a Roma, che "fritta, è bona pura 'na ciavatta"...ma nella mia cucina queste crocchette le ha lievemente salvate solo la dimensione. Se le si facesse più piccole non oso immaginare!!!

      Elimina
  3. davvero deliziose, idea squisita Michela

    RispondiElimina
  4. strepitose le tue crocchette, e quello zabaione al sidro credo che te lo copierò sicuramente, mi attira troppo il tutto! Complimenti di cuore Michela!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ho scoperto (da astemia) un amore per il sidro. Ho detto tutto. Grazie Giuliana!!!

      Elimina
  5. Queste crocchette dwvono essere strepitose! Viene voglia di allungare la mano e afferrarne una!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ehi! Giù le mani, che t'ho vista!!! Ahahah
      Grazie Angela

      Elimina
  6. proprio come ciliegie .. se poi le intingi nello zabaione, come fermarsi? Complimenti!

    RispondiElimina
  7. Vedo con piacere che tante amiche si sono accorte della tua passione e apprezzano quello che proponi...ne sono felice e sinceramente era ora!!!;-)

    RispondiElimina
  8. Direi che il rischio di andare fuori tema era alto, ma tu l'hai evitato alla grande!!! Bravissima e tema centrato in pieno!!

    RispondiElimina
  9. Io credo che le rifarò al più presto. Adoro le crocchè e queste devono essere veramente buone. Complimenti!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Leila! Dimmi poi come ti vengono e se hai suggerimenti per migliorarle :)

      Elimina
  10. Un confort food in piena regola, una coccola golosa con cui consolarsi!! Che buone, ne prenderei volentieri una!!! Ottima reinterpretazione, che brava!

    RispondiElimina