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martedì 17 marzo 2015

Boxty, Colcannon e la fortuna dell'irlandese







































“Boxty on the griddle, boxty in the pan,
if you can’t make boxty, you’ll never get your man”

Allora le cose stanno così: dopo aver passato più di una settimana a progettare una serata, almeno due giorni, se non tre, a pensare ad allestimento, decorazioni, cibo e cottilons, ammetto che quest'anno la cosa mi è un tantino sfuggita di mano. L'ormai rito personale dei festeggiamenti per San Patrizio, non solo è stato forzatamente anticipato al week end e quindi s'è protratto fino ad oggi, ma da una divertita full immersion nelle abitudini culinarie irlandesi, si è dilatato in modo contagioso in tutta casa. 
Palloncini, pompom, festoni, piatti, tovaglioli, etichette delle bottiglie, musica e diversivi...fino ad oggetti e accessori per l'angolo photo booth (sia mai che ci facciamo mancare uno dei divertimenti più scemi e modaioli dei party!). L'attenzione maniacale per i dettagli, sorretta da una buona dose di navigazioni su Pinterest (vera causa d'ogni male e demonio che nutre a piene mani ogni mia pazza perversione) m'ha quasi rubato il sonno, quando all'una di notte, alzando la testa da un ultimo ritaglio ho realizzato d'aver invaso casa di trifogli, cappelli da leprecani, verdi speranze, buoni auspici e inni alla fortuna irlandese. Tutto perfetto e serata deliziosa. Peccato che io non sia irlandese! 
Da lì in poi infatti sono seguiti nell'ordine: un'occhio gonfio da puntura di zanzara fantasma notturna (a metà marzo?), mal di testa da sbornia (sono astemia!), infiltrazioni d'acqua sul soffitto dagli inquilini del piano superiore, craniata contro lo spigolo di una mensola, vaso pieno di lemon curd sfrantumato a terra in "puntuale ritardo" sull'orario d'entrata al lavoro (addio lemon curd!), micro taglietto bastardo da scheggetta di vetro del suddetto vaso, freddo e pioggia a catinelle, serata distruttiva a salsa, occhio gonfio da puntura di zanzara...l'altro (se la becco giuro che la uso come decoro da muro!), arrivo al lavoro un'ora prima di quanto fosse necessario (son proprio sveglia!)... Ma il 17 non è oggi diamine!?! E manco è venerdì!!!
Vorrei ricordarti, mio caro leprecano dispettoso, che ti nascondi sotto il letto in compagnia della zanzara fantasma, che ho fatto tutto a regola d'arte: riti scaramantici, portafortuna, verde ovunque e birra in fresco. E stavolta patate...patate come se non ci fosse un domani! Tanto da sentirmi come Buba di Forrest Gump con i gamberetti: patate, patate crude, patate al forno, patate bollite, purè di patate...
Quindi vedi di smetterla!!!... e io potrei anche provare a convincere i visitatori di questo blog che la cucina irlandese non è tutta a base di patate.
Ma non oggi! Oggi ho deciso che ne farò indigestione in ogni loro forma, vi racconterò di due piatti talmente d'istituzione da avere filastrocche e canzoni a loro dedicate e continuerò ad ammirare la mia casetta di verde vestita...che dopo tutta quella fatica per allestirla, per qualche giorno rimarrà decisamente così!


BOXTY

Ingredienti:
  • 250 gr patate cotte
  • 250 gr di patate crude 
  • 250 gr di farina
  • 1 uovo
  • 1 noce di burro
  • 1 cucchiaino di lievito
  • 1 pizzico di sale
  • latte
Cuocete 250 gr di patate in acqua bollente, quindi scolatele, sbucciatele e schiacciatele ancora calde come per fare gli gnocchi. Grattugiate 250 gr di patate crude e asciugatele in un panno prima di unirle a quelle cotte, alla farina e al lievito. Mescolate gli ingredienti con l'uovo, il burro fuso e un pizzico di sale e aggiungete un po’ di latte per rendere l’impasto più morbido. Impastate su un piano infarinato e formate delle piccole pagnottelle che potrete incidere a croce o no. Cuocete in forno a 180° fino a doratura, su una griglia o in una pentola profonda, come fossero pancake. Io per essere sicura della cottura interna ho preferito abbinare il forno ad un'ultima doratura in padella
Se aggiungerete più latte e un uovo a formare una pastella più liquida, potrete cuocerli come delle crepes e farcirli poi con carne o verdure. 

COLCANNON

Ingredienti:
  • 4 patate medie 
  • 1/4 di cavolo verza
  • 1 cipolla
  • latte
  • olio evo
  • burro
  • sale e pepe
  • 1 cucchiaio di prezzemolo tritato

Bollite le patate, finché non saranno morbide, scolatele, pelatele e schiacciatele a purè. Tagliate finemente e cuocete il cavolo in acqua bollente per 10 minuti, togliete dalla pentola e fate scolare bene.
Fate dorare la cipolla con un po' d'olio e una noce di burro in una pentola, quindi fate insaporire anche il cavolo. Unite il tutto alle patate schiacciate e aggiungete latte fino ad ottenere un purè cremoso. Aggiustate di sale e pepe e servite con una spolverata di prezzemolo tritato.
Tradizionalmente il piatto ancora caldo viene arricchito da fiocchetti di burro.


2 commenti:

  1. In fondo anche Verona con le patate non scherza, se non sbaglio.....
    Buon Patrizio in ritardo e buona Primavera!
    Claudette

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    Risposte
    1. bah ti dirò: giusto per gli gnocchi! Con le cipolle non si scherza invece ^_^ e la polenta e il vino e... ahahahahah
      Buona Primavera a te!!!

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