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giovedì 3 ottobre 2013

Reine de Saba e un anno di blog








































"Lo sai perchè mi piace cucinare?"
"No, perchè?"
"Perchè dopo una giornata in cui niente è sicuro, e quando dico niente voglio dire n-i-e-n-t-e, una torna a casa e sa con certezza che aggiungendo al cioccolato rossi d'uovo, zucchero e latte, l'impasto si addensa: è un tale conforto!" 
(Julie & Julia)*

Esattamente un anno fa come oggi cominciava tutto con un C'era una volta...
Ho pensato così spesso a cosa avrei scritto allo scadere dell'anno che quasi non mi sono accorta che l'anno è realmente passato.
Ora sono qua, affossata sul divano, dopo esser tornata a casa dal lavoro piuttosto tardi, decisamente stravolta, troppo stanca pure per potermi inventare storie che contemplino un "c'era una volta" e un "vissero felice e contenti", devo ancora infilarmi sotto la doccia per lavarmi di dosso una giornata di fatica e di cose che non vanno sempre come vorrei e so che il gallo canterà all'alba per me domani.
Quindi mando a quel paese i bei discorsi celebrativi e beneauguranti, e pure l'esplicitazione di nuove idee e buoni propositi per il futuro di questo spazio (che poi se non riesco a mettere in pratica facevo più bella figura a tacere), prendo quel che resta della torta che ha occupato tutto il mio pomeriggio casalingo di ieri, afferro una forchetta e mangio. E' così che capisco tutto d'un tratto il perchè fosse così giusto scegliere lei per questo post e come sia ironica sotto sotto la citazione che sottintende a questa ricetta, che, diciamocelo chiaramente, all'inizio mi sembrava carina, ma decisamente banale e scontata nel mondo dei foodblogger (e per chi non avesse visto il film consiglio di dargli un'occhiata*).
Probabilmente avrebbe avuto lo stesso effetto una qualsiasi forchettata di un'altra buonissima torta (posto che, a parer mio, sia difficile trovare torte che comunque possano confrontarsi con il cioccolato...e qua ce n'è davvero tanto!), ma ora, con quel gusto e le mandorle e il burro al caffè in bocca, penso ai perchè...
Perchè non è tanto importante la meta, ma il viaggio stesso, e bisogna pur cominciare a camminare per poter dire di aver cominciato il viaggio.
Perchè una volta iniziato il viaggio, ormai tanto vale provare a proseguirlo per vedere come va avanti.
Perchè il cammino migliore probabilmente è quello che ha il sapore delle cose che più ci piacciono.
Perchè ognuno di noi ha il sacrosanto obbligo di seguire le proprie passioni e non c'è niente come il cercare di farlo che può ricordarci quanto valgano.
Perchè ora è in una torta al cioccolato e domani chissà...ma ogni tanto lungo il cammino, oltre a milioni di calorie e una mano alla cellulite, ci si potrebbe trovare una buona dose di affetto e un grande abbraccio.
Tanti auguri Macina Caffè!

(ringrazio il Gattoghiotto di aver proposto la traduzione italiana di questa ricetta che ho comunque pensato di dover provare almeno una volta)

Ingredienti: 
Per la base: 
  • 120 g di cioccolato fondente (70% di cacao)
  • 2 cucchiai di rum o caffè (io caffè)
  • 120 g di burro ammorbidito 
  • 160 g di zucchero + 1 cucchiaio 
  • 3 uova 
  • 1 pizzico di sale 
  • 80 g di farina di mandorle 
  • 1/4 di cucchiaino di essenza di mandorle (io non l'ho messa)
  • 120g di farina 
  • mandorle a scaglie
Per la glassa:
  • 60g di cioccolato fondente (70% di cacao)
  • 2 cucchiai di rum o caffè (io caffè)
  • 5/6 cucchiai di burro ammorbidito
Montate a crema il burro con i 160 gr di zucchero. Dividete i tuorli dagli albumi e incorporare uno alla volta i primi al burro e zucchero. Sciogliete a bagnomaria il cioccolato, quindi unitelo al resto insieme a due cucchiai di buon caffè. Aggiungete gradualmente la farina di mandorle e la farina setacciata. A parte montate a neve gli albumi con un pizzico di sale e dopo poco un cucchiaio di zucchero sempre montando a neve fermissima.
Incorporate gli albumi qualche cucchiaio per volta mescolando delicatamente, dal basso all'alto, cercando di non smontare l'impasto. Versatelo in una piccola tortiera a cerniera (20 cm) imburrata e infarinata.
Cuocete in forno già caldo a 180° per 25 min. La torta sarà cotta quando lo stuzzicadenti inserito ai bordi risulterà pulito, mentre al centro, che è meglio mantenere morbito, ancora oleoso.
Fate raffreddare almeno 10 min e poi trasferitela per comodità su una griglia.
Mentre finirà di raffreddarsi preparate la glassa rendendo spumoso il burro con il caffè e unendo quindi il cioccolato sciolto a bagnomaria. Usando una frusta mescolate la glassa sopra una ciotola di acqua e ghiaccio fino a renderla liscia ma abbastanza soda e facilmente spalmabile.
Distribuite la glassa su tutta la torta con una spatola e decorate il bordo laterale con mandorle a scaglie.


2 commenti:

  1. Tanti auguri davvero!
    E continua il tuo viaggio, io aspetto - curiosa - le tue prossime tappe.
    Claudette

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    1. Grazie Claudette!!! Per gli auguri...e per la curiosità! E buon viaggio anche a te ;)

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