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domenica 31 gennaio 2021

Zuppa di Pietra








































"(...)"Volevo solo chiederle, hm, un po' d'acqua" disse sorridendo, "sto per cucinare una deliziosa zuppa di pietra." La fessura della porta si allargò; "Hai detto zuppa di pietra?"
"Sì" fece il vagabondo con fare innocente "posseggo una pietra magica, ho solo bisogno di un po' d'acqua." "Aspetta" sbottò, e un attimo dopo arrivò con un secchio d'acqua. 
"Com'è gentile lei" sussurrò il vagabondo "non vorrebbe farmi compagnia? Non per vantarmi, ma dicono che la mia zuppa di pietra sia la migliore del mondo." (...)"
(La Zuppa di Pietra, da "C'era una volta" n.8)


C'era una volta una vecchia donna, tale Sig.ina Parsimonia, talmente tirchia da aver orto e dispensa stracolmi di ogni bendidio che non consumava mai nemmeno lei stessa perchè, ossessionata dal risparmio, viveva con l'idea di dover conservare tutto nella eventualità fosse capitato da lei un amico all'improvviso. Eventualità quantomai remota, visto che, con quel caratteraccio, di amici non ne aveva. 
Le venne però impartita una lezione dal più improbabile degli "ospiti": un vagabondo affamato che, bussando alla sua porta speranzoso di ottenere qualcosa da mettere sotto i denti, capendo immediatamente con chi aveva a che fare, la convinse con molta furbizia a offrirgli poco a poco ingredienti sempre più ricchi da aggiungere alla sua zuppa, che inizialmente doveva essere solo acqua messa a bollire con una pietra dentro, perchè lui era abituato ad arrangiarsi e non aveva bisogno d'altro. La Sig.na prima diffidente, poi curiosa, infine estremamente coinvolta, cominciò a disotterrare le verdure del suo orto e il suo sorriso, ad aprire la sua dispensa e con lei il suo cuore.
Tra le storie con cui sono cresciuta c'è anche questa che ho sempre ricordato con affetto e un sorriso per l'ironia del racconto e perchè no, per l'estrema curiosità di sapere che gusto potesse avere quella "Zuppa di Pietra".

L'anno che abbiamo trascorso ci ha trasformati un po' tutti in Signorine Parsimonia, ci ha rintanati sempre più a casa, impauriti e sospettosi, con le dispense piene di "non si sa mai" e il sorriso via via più spento, ci ha indurito l'animo e abituati (o rassegnati) alla solitudine, ha sfocato i visi degli amici e sbiadito tristemente il ricordo dei loro abbracci. Ma d'altro canto, come il buon Vagabondo, ci ha fortificato (si spera), ci ha insegnato l'arte di arrangiarsi (a volte ahimè per forza) e a ricordarci le poche cose che hanno davvero valore. 
Tra poco "compiremo" un anno di questa follia collettiva, il primo mese del nuovo anno se n'è già andato anche se con un aspetto che non pare per nulla "nuovo" e io sono uscita per fortuna indenne da una quarantena fiduciaria. Questi Giorni della Merla che dovevano essere "i più freddi dell'anno" non sono tali da giustificare questa zuppa, ma chi se ne importa? Perchè una zuppa ci sta sempre bene quando fuori il cielo è grigio, questa poi ci ricorda che si fa quel che si può (e quando non si può si inventa) e ci insegna una volta in più che la condivisione, i legami sinceri e l'amicizia sono ciò che rende un piatto (e la vita) più buono. 
Insieme a una pietra, s'intende.

"(...)"Cosa? Davvero mi regali la pietra magica?" disse lei, con gli occhi lucidi. 
"nessuno mi ha mai fatto un regalo così meraviglioso. Potrò invitare gente a cena tutti i giorni e offrirò loro la zuppa di pietra. E non mi costerà un soldo!" 
"Eh, già" fece il vagabondo infilandosi la giaccia "però si ricordi di aggiungere un po' di sale." 
"Non lo dimenticherò" "E cipolla e fagioli e funghi e un po' di carne." "Non lo dimenticherò di certo." "E una patata e una rapa, naturalmente!" "Naturalmente, seguirò la ricetta fedelmente." (...)"

***


Ingredienti:
  • 2 patate
  • 1 rapa bianca (io 1/2 sedano rapa)
  • 1 cipolla
  • 300 gr di spezzatino di manzo (possibilmente tenero e grasso)
  • 1 vaschetta di champignon
  • 1 scatola di fagioli borlotti (o secchi se preferite)
  • olio evo
  • sale 
  • opzionale: una pietra (!!!)
Sbucciate e tagliate la cipolla, fatela lentamente imbiondire sul fondo di una pentola con un filo d'olio. Appena inizierà ad ammorbidirsi unite la carne tagliata a bocconcini e fateli rosolare su tutti i lati. A questo punto unite 2 patate e la rapa pelate e tagliate a pezzi. Coprite con acqua, salate e fate cuocere la zuppa coperta a fuoco basso. A metà cottura aggiungete anche i funghi ben ripuliti dalla terra e tagliati a fettine e una scatola di fagioli ben scolati e sciaquati (o, se usate i secchi, precedentemente ammollati in acqua una notte, aggiungeteli insieme alle patete e alla rapa). 
Servite calda e gustate soli, ma meglio in compagnia. 



2 commenti:

  1. Com'è che a me la pietra è rimasta dura? Dovevo cuocerla di più?;)

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    1. Ahahah... Qualcuno m'ha suggerito di scegliere la pietra giusta. Ne hai usata una magica?

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