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mercoledì 20 febbraio 2019

Millefoglie di Patate e Rape








































"C’era una volta un vecchietto, che piantò una piccola rapa e disse:
“Cresci carnosa e forte”. E la rapa crebbe robusta e tanto grande.
Un giorno il vecchietto andò nell’orto per coglierla, ma tira tira non riuscì a strapparla.
Chiamò allora una vecchina, che si mise a tirare il vecchietto, che a sua volta tirava la rapa. 
Tira tira, non riuscirono a sradicarla.
Allora la vecchina chiamò la nipotina, che si mise a tirare la vecchina, che tirava il vecchietto, che a sua volta tirava la rapa. Ma nemmeno questa volta riuscirono a strapparla.
La nipotina chiamò allora il suo cagnolino. Il cane tirò la nipotina, che tirava la vecchina, che tirava il vecchietto, che tirava la rapa. Tira e ritira, la rapa non si muoveva di un millimetro.
Il cane chiamò il gatto. Il gatto tirò il cane, il cane tirò la nipotina, la nipotina tirò la vecchina, la vecchina tirò il vecchietto, il vecchietto tirò la rapa. Tutti insieme tirarono e tirarono ancora, ma la rapa rimaneva salda al suo posto.
Il gatto chiamò il topo. Il topo tirò il gatto, il gatto tirò il cane, il cane tirò la nipotina, la nipotina tirò la vecchina, la vecchina tirò il vecchietto, il vecchietto tirò la rapa.
E finalmente, grazie ad un topolino, la rapa venne fuori."
(adatt. da Aleksej Tolstoj, La rapa gigante)


Una incredibile impresa! Ho girato come una trottola in due diversi supermercati, in un market biologico e in un negozio ortofrutticolo: di rape nemmeno l'ombra. 
Ho pure fatto una ricerca per verificare che non fossi impazzita e che magari non fossero tra gli ortaggi di stagione come invece pensavo. 
Sembra assurdo che quando si cerchi una cosa che pare tanto banale, è proprio lì che diventa impossibile trovarla. E sembra altrettanto assurdo trovarsi ormai tra miriadi di scelte esotiche, prodotti etnici, multi policromi, fragole a dicembre e peperoni a gennaio...ma non si riesca ad avere delle semplici rape!
Un ultimo tentativo prima di riadattare la ricetta utilizzando qualcos'altro: 
"A. sei già tornata a casa? Perchè se per caso passi davanti a un fruttivendolo, guarderesti se pure al quartiere tuo la rapa è out?" 
"Mandami una foto. Se no gli egiziani non capiscono" 
"..."
Gli egiziani capiscono...e pure io: che se nei negozi italiani trovi litchi e carambole per un rene, in quelli stranieri puoi comprare prodotti italiani a pochi spiccioli, che Roma nord non conosce le rape ma i fruttivendoli egiziani sì, i fruttivendoli egiziani sono più italiani di tutta Roma nord. E forse pure di me. 
E che basta una telefonata, un'amica, un fruttivendolo egiziano e per merenda mi sono trovata un mazzetto di rape in borsa. 

***
Per la Giornata Nazionale delle Patate al Forno e Contorni su il Calendario del Cibo Italiano



Ingredienti (per 4 persone):
  • 400 gr di patate
  • 300 gr di rape
  • una manciata di erbe di Provenza essiccate
  • olio evo
  • sale e pepe
Pelate le patate e le rape e tagliatele a fettine sottilissime (potete usare una mandolina se l'avete), quindi mettetele a bagno separatamente per una decina di minuti, scolatele e asciugatele molto bene.
Ungete il fondo di una ampia padella antiaderente con un filo d'olio e procedete disponendo le fettine di patate leggermente sovrapposte formando un unico strato compatto o, come ho preferito io, delle piccole monoporzioni circolari. Salate, pepate e spargete sulla superficie un pizzico di erbe di Provenza, quindi disponente un secondo strato di fettine di rape, condendone la superficie nello stesso modo. Ricoprite con un pezzo di carta forno e appoggiateci sopra una teglia o una pentola riempita d'acqua di diametro leggermente inferiore alla padella, così da tenere schiacciate le millefoglie. Cuocete a fuoco medio per 5 min, quindi alzate un po' la fiamma per 2-3 min. Togliete la pirofila (o pentola) e carta forno e girate le millefoglie aiutandovi con un piatto rovesciato o una spatola per le monoporzioni e cuocete sull'altro lato per altrettanti minuti. Io ho sovrapposto 3-4 monoporzioni formando dei tortini a più strati. 


2 commenti:

  1. È come la storia della Fiera dell'est!!!! Peccato che questa ricetta non ti sia venuta in mente quando dall'orto ne arrivavano a iosa di rape e nessuno sapeva come cucinarle! Brava! Metto da parte per la prossima volta ♡♡

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    1. Infatti ci ho pensato a quelle dell'orto, ma le prove che avevo fatto non erano tanto diverse da questa... C'era giusto qualche verme in più! Devo ringraziare Manuela, la responsabile del Calendario, per avermi fornito questa ricetta

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