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martedì 13 novembre 2018

Cioccolata calda al Cocco







































"...tra le rossastre nubi
stormi d'uccelli neri,
com'esuli pensieri,
nel vespero migrar."
(G.Carducci, San Martino)


L'estate di San Martino non è mai stata tanto evidente come quest'anno: questi assurdi 20 gradi novembrini mi stanno fiaccando...mai avrei pensato di dirlo! 
Ho sognato queste temperature per tutta la vita, mentre mesta e assonnata mi facevo strada tra nebbia e brina mattutina per raggiungere la scuola, mentre passavo pomeriggi interi a studiare addossata al termosifone di camera mia, mentre già da fine settembre girovagavo per casa lamentandomi che fosse cominciata la "stagione delle mani fredde". 
E ora quel sogno, quasi materializzato, sembra essersi mostrato in tutta la sua assurdità, sotto forma di irritabilità a momenti, totale confusione nel vestiario e la netta sensazione corporea di trovarmi completamente fuori stagione...come se il mio corpo richiedesse una sorta di letargo che tarda ad arrivare. Fuori maturano fragole e cadono alberi.
Così in questo ultimo weekend, passato a cucinare e a scattare foto, non ho quasi messo il naso fuori da casa, potendo quindi fingere di trascorrere giornate tipicamente autunnali nonostante il sole splendente oltre le imposte. Perché la finzione potesse essere credibile fino in fondo serviva una tazza fumante in mano...magari di cioccolata calda.
Pochi sanno che San Martino (11 novembre) viene ricordato, oltre che per il ritorno a temperature miti, come protettore dei traslochi, tant'è che dalle mie parti "far San Martín" significa proprio "traslocare". Questo perché in territori di estrazione agricola, come quelli della pianura padana, l'anno lavorativo dei contadini finiva a novembre dopo la semina, quindi doveva seguire spesso un cambio di lavoro e di conseguenza un trasferimento fisico di abitazione con tutta la famiglia a carico. 
Ironicamente questo San Martino ha portato un trasloco anche di un piccolo pezzetto della mia famiglia e mentre due giovani pieni di entusiasmo cercano la loro strada tenendo il loro primo mazzo di chiavi in mano io questa cioccolata la dedico proprio a loro: dolce e calda quanto basta a confortare lo spirito, esotica e alcolica solo quel che serve per portare un po' di Caraibi in una tazza occidentale e assolutamente priva di glutine, lattosio e prodotti animali, così che ogni intolleranza possa diventare irrisoria e ci si senta meno in colpa per un sano peccato di gola.


Ingredienti:
  • 1 tazza di latte di cocco
  • 2 cucchiai di sciroppo d'agave
  • 1 cucchiaio di cacao amaro
  • 1 cucchiaio di rum
  • 1 dattero 
per guarnire:
  • chips di cocco essiccato
  • fava di cacao
Scaldate il latte di cocco senza portarlo a ebollizione. Versatelo in un mixer insieme al cacao, allo sciroppo, al dattero denocciolato e, se gradite, a un cucchiaio di rum e frullate fino a rendere il tutto spumoso. Servite guarnendo con del cocco essiccato e una grattata di fava di cacao.


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