"Conoscevo uno strano ometto,
Si chiamava Rabarbaro Ted,
perchè portava il rabarbaro
al posto del berretto.
Mi ero abituata a vederlo così
e non ne ero sorpresa;
Quando poi lo vidi un dì
che un porro per cappello s'era preso.
"Per cortesia" gli chiesi
"mi può spiegare la ragione?"
Lui disse: "Un porro ho in testa perchè
il rabarbaro è fuori stagione!""
(a cura di Alberto Mari e Manuela Giolfo, da I Racconta Storie n.4)
Esattamente un anno fa come oggi mi trovavo, per la prima volta dopo 15 anni, a Londra.
Città di ponti e di torri, di regine e di pirati, di musei gratis e tè delle cinque, rigorosa e po' punk, multietnica eppure così british, un fiume (c'è sempre un fiume!) che la attraversa e un cielo argentato (anche se, sarò io a portarmelo in valigia, a me ha sempre offerto sole e belle giornate).
Bellissima e viva, di quelle grandi città che non fanno pesare la fatica della loro dimensione e nascondono sempre un angolo di parco in cui stendersi sull'erba, una piazza nella quale ascoltare ogni lingua del mondo in meno di 10 min, un negozietto dal sapore vintage all'angolo della strada, di quelli in cui non puoi fare a meno di entrare anche solo per curiosare.
E i mercati...quanto amo quei mercati! Ed è proprio in uno di essi che ho trovato questa storia.