Una settimana fa è iniziato ufficialmente il mio "periodo della zucca".
Si è aperto come si apre uno scatolone spedito da Verona, riempito di melagrane, rigorosamente dell'albero di casa, e 6 zucchette ornamentali di ogni colore e forma, incartate una ad una con fogli di carta di giornale.
Da lì in poi è stato un intervallarsi di zucche butternut dal contadino sul lago, vicino al nuovo lavoro, zucche arancioni e tonde pronte pronte per l'intaglio (la Festa d'Ognissanti se ne frega di chi non la ama) e ceste piene di zucchette non commestibili ma tanto colorate, proprio ieri tra i banchi di un grosso supermercato, mentre alle spalle un signore, torcendo il naso perplesso, borbottava alla moglie leggermente noncurante: "ma dici siano buone? guarda che brutte!"
...e io che le ho comprate incantata dalla loro bellezza!!!
Quindi è tempo di decorare casa con i caldi colori dell'autunno mentre fuori il termometro comincia a dar segni di cedimento, nonostante le ottobrate romane, e di tagliare, stufare, infornare...deliziarci con la versatilità di questa meraviglia di stagione, di cui non si butta mai via nulla.
In famiglia, causa gusti paterni, è stata per tanto tempo bandita e in questi momenti mi chiedo come ho fatto fino ad ora a vivere senza, che forse se fossi un ortaggio vorrei essere proprio una zucca...
...Bidibibodibibù!
(p.s.: però questo pane, giallo, morbido e profumato, rubato alla buona Sabrine, vi giuro che l'ha mangiato anche mio padre!)