sabato 18 maggio 2019

Vegan Banana Bread







































“Se compri delle banane acerbe, le mangerai tutte prima che siano mature. 
Se le compri mature, marciranno prima che tu le mangi.”
(Arthur Bloch, Principio della Banana)


Amanti come me della stagionalità, ditemi, vi scandalizzereste tanto se proponessi delle ricette con asparagi e zucca? O, chessò, fragole e radicchio? Maggiembre colpisce ancora e i miei fine settimana, che in questo periodo dell'anno sono sfiancati da correzioni e lavoro frenetico per il rush finale, si alternano tra qualche raggio di sole che forse ci fa ben sperare e scroscioni d'acqua e freddo fuori stagione.
Il mio corpo avrebbe tanta voglia di bel tempo e passeggiate tra i profumi primaverili e invece mi ritrovo a osservare i vetri delle finestre irrimediabilmente schizzati di polvere e acqua. 
Il mio corpo avrebbe voglia di frutta e verdura fresca e colorata e invece molte sere penso che probabilmente una zuppa calda o uno spezzatino con polenta non sarebbero nemmeno fuori luogo. C'è chi si diverte a pensare che il meteo ci stia aiutando visto che non siamo ancora pronti alla prova costume, ma una cosa è certa: prova costume o meno, le colazioni non si toccano! 
E se possiamo coccolarci con un soffice e profumato banana bread (ancora?!? qui il primo e una versione al caffè con lievito madre) , sostanzioso ma assolutamente leggerissimo e privato di ogni grasso animale e che magari dia una ottima alternativa a chi è intollerante a latticini o uova...perchè rinunciarci?!
Illuminante la versione di Biancavaniglia e la lezione imparata sui semi di lino a sostituzione dell'uovo per questo, ebbene sì, ennesimo banana bread!


Ingredienti:
  • 280 gr di farina 1 (Aida semintegrale)
  • 3 banane
  • 110 gr di zucchero di canna (o 100gr di miele per chi volesse sostituire lo zucchero a discapito del total veg)
  • 90 ml di olio di arachidi o semi 
  • 15 gr di semi di lino
  • 9 cucchiai di acqua (50 ml c.a.)
  • 1 bustina di lievito
  • 1 pizzico di sale
  • 30 gr di nocciole
  • zucchero di canna 
Mettete i semi di lino a bagno con l'acqua ben calda e lasciate riposare per 10 min. I semi si spaccheranno e formeranno un composto gelatinoso. Potete aiutare il processo o minimizzare la granulosità dei semi tritando con un mixer a immersione, ma io ho preferito evitare il passaggio visto che amo ottenere un impasto non troppo liscio. 
Schiacciate due banane ben mature con i rebbi di una forchetta e in una ciotola mescolatele al composto di semi di lino. Aggiungete l’olio e lavorate con una frusta. Unite i composti secchi: zucchero, la farina setacciata con il lievito e un pizzico di sale, quindi versate la pastella liquida e mescolate fino a completo assorbimento delle farine, ma non lavorando troppo (come si fa con gli impasti per muffins). Se l'impasto risultasse troppo duro potete aggiungere un altro po' d'acqua o del latte vegetale, ma a me non è servito.
Rivestite di carta forno uno stampo da plumcake e versate il composto. Tagliate longitudinalmente una banana non eccessivamente matura e posizionatela sulla superficie dell’impasto del plumcake, aggiungete le nocciole grossolanamente tritate (ma anche noci o mandorle se preferite) e cospargete con poco zucchero di canna. Cuocete in forno già caldo a 180° per 45 min.



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