mercoledì 28 febbraio 2018

Zuppa di ceci e funghi







































E dire che solo qualche settimana fa avevo già annusato nell'aria l'odore di primavera, che le mimose erano in fiore e i primi petali bianchi e rosa avevano fatto capolino sui rami più alti.
Ma come in ogni storia che si rispetti per ogni eroe arriva prima o poi l'antagonista o la grande prova da superare. Così la timida Aria di primavera d'un colpo è stata spazzata via dalla gelida Buriana che, come nei peggiori dei sortilegi, ha gettato in questi giorni intere città in una coltre di neve e ghiaccio. Roma compresa.
Lunedì mi sono svegliata con i tetti e le strade imbiancate e fiocchi che ancora scendevano spazzati qua e là dal vento siberiano. Rincuorata dal fatto che il sindaco mi avesse proibito di recarmi al lavoro e quindi di giocare alla statuina di ghiaccio alla fermata dei bus (che non sarebbero mai passati!) alle 6 di mattina (grande rammarico!) la mia unica vera preoccupazione, lo ammetto, è stata rivolta a loro... "le mie piante?!?!".
Ma, ahimè, non potendo combattere con il tempo a suon di preghiere e lamentele (sempre calzanti i proverbi di nonna: "tempo, cul e siòri, i fa quel che i vol lori!"), ho passato 2 giorni di letargo casalingo, tra pulizie, cucina, lavoro e sonno arretrato. E non mi è dispiaciuto per niente! 
Però al terzo giorno il freddo ancora non ne vuole sapere di mollare e anzi i raggi di sole odierni, che non sono ancora riusciti a sciogliere i cumuli di neve ai lati delle strade e il ghiaccio infido dei marciapiedi più appartati, sono minacciati dalla promessa di ulteriore probabile imbiancata prevista per domani. Ahia!
Non fraintendetemi, la neve è bella, è magica, produce lo stesso soffice silenzio di quando ci si nascondeva sotto ad una casetta rifugio fatto con vecchie lenzuola. Come se potesse, anche per poco, isolare dai problemi e dai più fastidiosi suoni della vita, nascondendo le cose brutte sotto un bellissimo manto. Però non siamo in montagna e anche il visino più ben imbellettato, ha bisogno prima o poi di una sana ripulita. 
Ma mentre mi alleno alla danza della pioggia, mi rassegno...che in fondo sta Buriana c'ha ragione e tecnicamente siamo ancora in inverno per almeno un mese (mannaggia come ci hanno educato male sti saldi!!!).
Allora l'unica strada per contrastare l'antagonista è trovare la giusta pozione magica. Magari una zuppa calda che ci conforti dal freddo, ci riscaldi le mani e ci delizi il palato. 
In fondo così il freddo non è poi tanto male!


Ingredienti:
  • ceci precotti
  • funghi champignon
  • 2 patate
  • 1 cipolla piccola
  • curcuma a piacere
  • olio evo
  • sale e pepe
Tagliate la cipolla e fatela ammorbidire in una pentola con un cucchiaio d'olio. Aggiungete i funghi puliti e affettati, salate leggermente e toglieteli dal fuoco a metà cottura. Tenetene da parte 1/3. Ai restanti aggiungete le patate tagliate a piccoli tocchetti, 2/3 dei ceci ben sciaquati e acqua a coprire il tutto. Fate cuocere, quindi passate il tutto con un mixer a immersione. Aggiungete della curcuma a piacere e aggiustate di sale se serve e unite i restanti ceci e funghi. Fate ritirare l'acqua (o aggiungetela) per portare la zuppa alla consistenza preferita. Servite con una macinata di pepe, un giro d'olio e crudo e, se gradite, dei crostini. 


2 commenti:

  1. Che buona questa zuppa michela. Con questo freddo glaciale è proprio quello che ci vuole. Un saluto caro e buona giornata

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    Risposte
    1. Hai proprio ragione!!! Una zuppa calda è la soluzione a (quasi) tutti i problemi ;) un saluto e un abbraccio anche a te

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